Covid Italia, bollettino del 30 settembre: 34.479 nuovi casi e 38 decessi

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Ancora in netta risalita la curva epidemica in Italia. Sono 34.479 i nuovi casi di Covid nelle ultime 24 ore, contro i 37.522 di ieri e soprattutto i 21.085 di venerdì scorso. I tamponi processati sono 183.059 (ieri 198.119) con un tasso di positività che dal 18,9% scende leggermente al 18,8%.I decessi di oggi sono 38 (ieri 30), per un totale da inizio pandemia di 177.092. Le terapie intensive scendono di 5 unità (ieri +2) ed ora sono 136 con 16 ingressi del giorno; i ricoveri ordinari sono 256 in più (ieri +134), per un totale di 4.101. E’ quanto emerge dal bollettino quotidiano del ministero della Salute.

Tutti i grafici e le mappe sull’epidemia

Campania: raccomandate le mascherine sui mezzi pubblici

L’obbligo di portare le mascherine sui mezzi pubblici decade da domani, primo ottobre, in tutta Italia. Per ricordare l’importanza della mascherina in questa fase di risalita del Covid, però, il presidente della Campania Vincenzo De Luca ha firmato una nuova ordinanza (la numero 3 del 2022), ovviamente limitata alla sua Regione. Non prevede alcun obbligo, ma solo la raccomandazione “di utilizzare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie all’interno dei mezzi di trasporto, locale e regionale”.

Svezia: “Non c’è bisogno di vaccinare gli adolescenti sani”

Stoccolma ha cessato di raccomandare la vaccinazione contro il Covid per la fascia d’età 12-19, a meno che non abbiano malattie o fattori di rischio. Per la loro età la possibilità di contrarre forme gravi “è molto bassa”, spiega l’Autorità per la salute pubblica svedese. A inizio settembre anche la Gran Bretagna aveva cancellato la raccomanazione per i ragazzi sotto agli 11 anni in buona salute.

Capua: “In inverno dovremo rimettere la mascherina”

“Il virus non andrà via. Quello del morbillo, anch’esso di derivazione animale, è in giro da 2.500 anni. Ma perché Sars-CoV-2 dovrebbe andare via? Sta benissimo, circola, si modifica e si moltiplica”. Lo sottolinea Ilaria Capua, virologa e diettrice del Centro One Health all’università della Florida. “Quel che succederà in autunno dipenderà da come si comporta Homo sapiens”, cioè tutti noi. “Se Homo sapiens si fa la quarta dose, soprattutto le persone fragili, si comporta in un certo modo, evita determinati fattori di rischio allora la situazione andrà liscia. Altrimenti di nuovo gli ospedali andranno in sofferenza. Però, mi dispiace dirlo, credo proprio che la mascherina quest’inverno bisognerà rimetterla”.

Signorelli: “Prudenza e mascherine. Il virus non bada a scelte politiche”

“Il virus non guarda alle decisioni politiche. Abbiamo imparato in questi mesi che proteggersi è importante. E lo è particolarmente in una fase in cui la curva dei contagi risale. Mantenere la prudenza e indossare la mascherina in luoghi chiusi e affollati, più che un obbligo dovrebbe essere una consapevole consuetudine nelle fasi di circolazione virale, non solo per il Covid, ma anche per altri patogeni”. A dirlo è Carlo Signorelli, ordinario di Igiene dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. “L’obbligo è un brutto modo di fare prevenzione – osserva Signorelli – un concetto antipatico. Però ci sono rischi tangibili legati ad alcune categorie di persone fragili. Credo che al di là della scelta politica, come mondo scientifico, per le persone vulnerabili, dobbiamo continuare a raccomandare l’uso delle mascherine. Anche sull’autobus, spazio in cui i rischi di contagio sono evidenti in particolare se la curva epidemica risale come in questo momento. Serve prudenza. Ricordiamoci che la mascherina ha praticamente fatto scomparire l’influenza per un paio d’anni. E non è poco, perché anche l’influenza stagionale provoca ogni anno qualche migliaio di vittime”.

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