Florentino Perez attacca la Uefa e il Psg e rilancia la Superlega: “Il futuro del calcio va cambiato”

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ROMA – Parla del presidente del Psg ma non lo nomina. Discute l’organizzazione del calcio europeo determinata dalla Uefa, definendola “monopolio”. Rilancia, almeno a parole, la Superlega. Florentino Perez, lider maximo del Real Madrid, ha approfittato dell’Assemblea dei soci del club per annunciare il proprio manifesto programmatico. Che è una sfida all’ordine costituito della Uefa del “nemico” Aleksander Ceferin e al suo principale sostenitore politico, Nasser Al Khelaifi, vertice del Paris Saint-Germain e dell’Eca, l’associazione dei club europei, che una decina di giorni fa aveva attaccato il Real che aveva “festeggiato la vittoria di una coppa contro cui poi combatte”.

Perez: “Superlega? La Corte europea segnerà il futuro del calcio”

Nella partita che i due stanno giocando non rotolano palloni, ma col calcio è strettamente legata: è il pronunciamento della Corte di Giustizia europea sul regime di monopolio del calcio europeo, attesa tra l’inverno e l’inizio della primavera. Un verdetto che potrebbe, nelle idee dei “superleghisti”, rappresentare una nuova sentenza Bosman in grado di rivoluzionare il sistema attuale di potere, amministrazione dei ricavi e organizzazione delle competizioni europee. Certo, il vecchio format della Superlega non è riproponibile perché rigettato dal sistema. Ma l’idea resta una carta sul tavolo. E il gran capo del Real ha detto chiaramente cosa vorrebbe: “Con il massimo rispetto per i campionati nazionali, i grandi campionati europei devono offrire partite tutto l’anno, partite che riavvicinino i giovani: la Corte segnerà il futuro del calcio”.

“Se Nadal e Federer fossero stati calciatori si sarebbero affrontati 3 volte”

Prima di tutto, Florentino ha ricordato le entrate perse per il Covid: “Il calcio europeo ha visto ridurre le sue entrate di 7,2 miliardi. E ora bisogna valutare gli effetti della guerra. Il calcio ha davanti un futuro cupo, se non facciamo qualcosa perché è sempre meno interessante per i giovani, chiedono un prodotto di qualità che il calcio non offre più”. La sua ricetta, è inevitabile, è intensificare il confronto tra grandi club: insomma, la Superlega. “Nadal e Djokovic nel tennis hanno giocato 59 volte. È stato noioso vederli? Eppure, Real e Liverpool si sono incontrate solo 9 volte in 67 anni. Che senso ha negare ai tifosi queste partite? Altri sport ragionassero come fa il calcio avremmo visto Nadal contro Federer solo tre volte. La Uefa sta aumentando il numero di partite irrilevanti. Questo accelererà solo il declino del calcio europeo. Per Forbes, il Real Madrid era il 5° club al mondo di tutti gli sport, ora è il 13°. In questa classifica solo 3 club sono squadre di calcio. La tendenza è indiscutibile. Negli Stati Uniti lavorano bene e in Europa molto male”.

Florentino, attacco al Psg di Al Khelaifi

Parole su cui innesta il primo attacco ad Al Khelaifi: “Dobbiamo fermare questo deterioramento del calcio. Ecco perché abbiamo deciso di proporre una competizione come la Superlega. Alcuni pretendono poi che accetti normalmente gli abusi di alcuni club con il fair play finanziario. Abusi che tutti conosciamo e nessuno fa nulla”. Poi, si fa più diretto, sempre senza fare il nome del dirigente qatarino: “La Superlega non sarebbe una competizione chiusa, in quanto avrebbe il 25% dei suoi posti aperti. Il presidente dell’Eca ha detto che il Real Madrid ha paura della concorrenza. Al presidente dell’Eca dovrebbe ancora essere ricordato chi è il Real Madrid”. Vale la pena ricordarlo: il presidente dell’Eca è proprio Al Khelaifi. E Perez lo avverte: “La Corte di giustizia europea sta già mettendo in discussione il monopolio della Uefa sul calcio. La Corte, con la sua risoluzione, segnerà il futuro del calcio. Da lì, lavoreremo per invertire l’attuale tendenza in Europa del calcio. Dobbiamo avviare un dibattito senza pressioni in tutta la famiglia del calcio. Nessuno dubiti dell’impegno del Real in questo”. Un avvertimento, che a qualcuno potrà anche suonare come una minaccia.

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