Filippo Ganna è nella leggenda, è suo il nuovo record dell’ora. Un primato destinato a durare a lungo, il suo 56,792 km, 1244 metri in più del record di Dan Bigham, che l’aveva preceduto nel velodromo svizzero di Grenchen, lo scorso 19 agosto. Il record di Ganna straccia anche la migliore prestazione umana di sempre sull’ora di Chris Boardman (56,375, nel 1996), ottenuto con bici non omologata dall’Uci. Regolarissimo e destinato a durare a lungo il primato del piemontese, vestito di nero, con casco tricolore.
L’ora di Filippo Ganna. Così la bici proietta l’uomo nel futuro
di Maurizio Crosetti
Dopo una partenza in sordina, Ganna ha superato Bigham dopo 20 minuti per poi distendersi e prendere un ritmo ogni chilometro più efficace, sempre ben sotto i 16” a giro. Il campione olimpico e due volte campione mondiale della cronometro è il quinto italiano a centrare lo storico primato creato dal genio di Henri Desgrange nel 1893. A precederlo Gepìn Olmo (1935), Fausto Coppi (1942), Ercole Baldini (1956) e Francesco Moser (due volte nel 1984). Il record è di tutta la struttura che lo circondava, la Ineos-Grenadiers, Pinarello – il costruttore di una bici dalle caratteristiche uniche, da 75mila euro, nata anche da studi sulle pinne delle megattere -, il supporto della struttura della nazionale, con Marco Villa a bordo pista a dargli i tempi e cadenzarne lo sforzo.