Governo dopo le elezioni: Meloni nel suo saluto alla kermesse di Vox, in Spagna: “Non siamo mostri! Viva l’Europa dei patrioti”. Applausi per Mattarella alla sinagoga di Roma

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Dopo il vertice dei leader di ieri ad Arcore – una lunga partita di risiko di nomi e caselle – continua la trattativa tra Fratelli d’Italia e gli alleati sulle presidenze delle camere e la quadra di governo. Stamane intanto il presidente della Repubblica, accolto da un lungo applauso, è intervenuto presso il Tempio Maggiore dedicata dalla comunità ebraica romana alla memoria di Stefano Gaj Tachè, il bimbo di due anni ucciso durante l’attacco di un commando di terroristi palestinesi la mattina del 9 ottobre 1982. “Un segno opposto alla morte, alla guerra e al terrore e che è insito nell’atto stesso di introdurre un nuovo libro della Torà, emblema della vitalità e della continuità della vita ebraica” spiegano dalla Comunita’. Poi invia un video alla kermesse spagnola di Vox: “Viva l’ Europa dei patrioti”

13:40

Meloni: “Criticammo la Ue, la storia ci dà ragione”

“Dagli alimenti alle materie prima ci siamo riscoperti deboli: quando noi conservatori denunciammo gli errori di un’ Europa che si occupava di problemi secondari invece dei grandi temi strategici non lo facevamo perchè populisti o nemici dell’Europa ma perchè eravamo lucidi e la storia ci ha dato ragione”. Lo afferma la leader di FdI Giorgia Meloni nel suo saluto a Viva 22, la kermesse di Vox

13:33

Meloni alla kermesse di Vox: “La vittoria ci ha portato una grande gioia ma nache una grande responsabilità”

“Ho deciso di non lasciare Roma, la vittoria ci ha portato gioia ma grande responsabilità. In alcuni giorni abbiamo la possibilità di formare un governo”. Così, la leader di FdI Giorgia Meloni nel suo saluto a Viva 22, la kermesse di Vox in Spagna.

13:30

Meloni alla kermesse di Vox: “Porre fine subito a bollette insostenibili”

“La crisi energetica sta provocando in Italia l’invio di bollette insostenibili per le famiglie e le imprese: una cosa che deve finire immediatamente”. Lo afferma la leader di FdI Giorgia Meloni nel suo saluto a Viva 22, la kermesse di Vox.

13:19

Meloni alla kermesse in Spagna di Vox: “Non siamo mostri, viva L’ Europa dei patrioti”

“Non siamo mostri, la gente lo capisce. Viva Vox, Viva Italia, viva Spagna, viva l’Europa dei patrioti”. Lo afferma la leader di FdI Giorgia Meloni nel suo saluto a Viva 22, la kermesse di Vox. E poi sull’Ucraina: “In Ucraina la situazione è grave dopo l’aggressione russa e l’inaccettabile tentativo di Putin di annettere nuove regioni alla Russia”.

12:54

Attentato sinagoga, Boschi (Iv): “Assassini di Stefano ancora impuniti”

“A 40 anni dall’attentato terroristico e antisemita alla Sinagoga, gli assassini del piccolo Stefano Gaj Tache’ restano ancora impuniti. Una pagina dolorosa della storia del nostro Paese che ha colpito il cuore della comunita’ ebraica e di Roma. Stefano era prima di tutto un bambino italiano”. Lo scrive Maria Elena Boschi su Facebook

12:42

Landini (Cgil): “Le organizzazioni neofasciste non sono ancora state sciolte”

Forza nuova “non è stata ancora sciolta. C’è un processo in corso. Abbiamo grande fiducia nel lavoro che le forze dell’ordine e la magistratura stanno facendo. C’è però un punto politico: noi abbiamo una Costituzione antifascista. Per cui le organizzazioni neofasciste vanno sciolte. Credo sia necessario che le forze politiche che giurano sulla Costituzione la applichino”. Lo afferma il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, a margine della tavola rotonda “Una rete internazionale antifascista per lavoro, diritti e democrazia” organizzata dalla Cgil nella sede di corso d’Italia ad un anno esatto dall’assalto. “Stiamo riaffermando che il ruolo del sindacati, del mondo del lavoro è combattere la cultura della violenza e affermare, invece, la centralità della persona, del lavoro, della giustizia sociale. Che la vera lotta da fare per combattere il fascismo e il ritorno a logiche autoritarie, violente è proprio quella di cambiare il modello di sviluppo, il modello sociale che ha messo al centro il mercato, il profitto, la competizione tra le persone”.

Lavoro e donne, diritti e Iran: musica e immagini dalla manifestazione della Cgil a Roma

12:31

Incidenti sul lavoro, Conte: Serve patto tra politica e parti sociali”

“Oggi ricorre la Giornata per le vittime del lavoro. Ognuna di queste vite spezzate rappresenta una ferita profonda per tutti noi. La sicurezza sul lavoro sia prioritaà della nuova legislatura”. Lo scrive Giuseppe Conte su Twitter. “Serve un grande patto fra politica e parti sociali. Il M5s e’ pronto a fare la sua parte”, conclude.

12:26

Attentato Sinagoga, Di Segni: “Mai più vite spezzate”

“Il giorno dei funerali del piccolo Stefano ero con altri rabbini nella camera mortuaria davanti alla bara bianca, quando arrivò il presidente Pertini che scoppiò in un pianto a dirotto. Ho commentato questa scena, che cito qui perché questa è una casa di preghiera e desidero esprimere una preghiera in cui tutti ci identifichiamo. Che il presidente della Repubblica non debba più piangere per una giovane vita spezzata. Che il presidente possa invece poter piangere di gioia o sorridere vedendo bambini come quelli che l’hanno accolto qui con calore, bambini che crescono serenamente, educati su valori positivi, speranza per il nostro futuro”. Così il rabbino capo Riccardo Di Segni, rivolgendosi al presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel corso delle celebrazioni in memoria dell’attentato del 9 ottobre 1982.

“Era un giorno di festa”. Il documentario sull’attentato del 9 ottobre 1982 alla sinagoga di Roma

12:01

Gelmini (Azione): “Sull’energia la maggioranza passi dalle promesse ai fatti”

“La proposta di Azione-Italia Viva, presentata da Carlo Calenda, è chiara: in attesa che anche l’Europa faccia la sua parte, serve un tetto nazionale al costo delle bollette di luce e gas. Il differenziale verrebbe coperto dalla finanza pubblica con 16 miliardi di euro nel 2022 e 24 miliardi fino a marzo 2023, senza ulteriore deficit. E poi avanti sui rigassificatori di Piombino e Ravenna, sull’impianto di compressione di Sulmona e su nuovi siti di stoccaggio”. A ricordarlo è Mariastella Gelmini. “Non possiamo permettere che i rincari di luce e gas spengano attività, imprese e negozi. Servono interventi efficaci ed immediati. Le forze politiche – aggiunge la senatrice di Azione – dicano come vogliono agire per tutelare famiglie e aziende in difficoltà, la nuova maggioranza metta da parte le mirabolanti promesse della campagna elettorale. L’emergenza energetica non può fermare l’Italia”.

(ansa)

11:53

Attentato sinagoga, Lollobrigida: “Vicini ai familiari delle vittime. Un dolore mai sopito”

Nel quarantesimo anniversario del tragico attentato alla Sinagoga di Roma, che provocò la morte del piccolo Stefano Gaj Taché e il ferimento di decine di persone, ci stringiamo al dolore mai sopito dei familiari e dell’intera Comunità ebraica“. A dirlo è il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida.

11:51

Attentato Sinagoga, Fassino: “Episodio oscuro, ora verità”

“Quaranta anni fa l’attentato terroristico alla Sinagoga di Roma, uno dei più gravi episodi di odio antisemita vissuti dal dopoguerra in Italia. Numerosi feriti e vittima innocente Stefano Taché, di soli 2 anni. Un episodio oscuro su cui è tempo di conoscere verità e responsabilità. #maipiù”. Lo ha scritto, su Twitter, Piero Fassino, deputato del Partito democratico e Presidente della Commissione Affari Esteri della Camera.

Roma, la mostra sull’attentato alla sinagoga: “Dopo 40 anni aspettiamo ancora verità e giustizia”

11:43

Rosato (Iv): “Sull’Ucraina, no a puristi della pace a senso unico”

“Le forze russe hanno bombardato anche stanotte un’area residenziale, a Zaporizhzhia, uccidendo almeno 13 persone. Sempre obiettivi civili, per seminare terrone e dolore. Lo dico per i puristi della pace a senso unico, che si scandalizzano del perché gli ucraini non si fermeranno fino ad aver liberato tutti i loro territori occupati”. Lo scrive sui social il presidente Iv, Ettore Rosato.

11:31

Attentato alla sinagoga, Meloni: “Giorno atroce e indelebile per l’Italia intera”

“Ricorrono oggi i quaranta anni dall’attentato compiuto da un commando palestinese contro la Sinagoga di Roma durante la celebrazione religiosa di Shemini Atzeret. In quel giorno, così atroce e indelebile per l’Italia intera, perse la vita Stefano Gaj Taché e rimasero ferite quaranta persone. Un dolore che ci portiamo dentro perché Stefano, un bambino di soli due anni, poteva essere nipote, figlio o fratello di ognuno di noi. Il nostro impegno a non dimenticare ma anche a cercare la verità”. Lo dichiara il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.

Attentato alla Sinagoga di Roma: il podcast sul 9 ottobre 1982

08 Ottobre 2022

11:25

Ruth Dureghello: “Siamo orgogliosamente italiani e dopo 40 anni vogliamo verità e giustizia”

“Siamo orgogliosamente italiani e vogliamo verità e giustizia dopo 40 anni”. Ruth Dureghello, presidente della Comunità ebraica di Roma, ricorda l’attentato che 40 fa uccise il piccolo Stefano Gay Taché e ferì quaranta persone davanti alla Sinagoga di Roma, in una cerimonia alla presenza di Sergio Mattarella. “Può sembrare complicato comprendere come si possa conciliare il ricordo di un avvenimento così drammatico come l’attentato al Tempio Maggiore di Roma e la donazione di un nuovo Sefer Torah che rappresenta un momento di gioia. Questo rotolo che viene donato oggi è un inno alla vita che vogliamo celebrare, nonostante il dolore, la rabbia e il senso di ingiustizia che rappresenta per noi il 9 ottobre 1982“, ha detto Dureghello, che ha ricordato come “raffiche di proiettili e bombe colpirono i fedeli inermi in uscita dalla festa, nel giorno in cui era prevista la benedizione dei bambini. Quaranta le persone ferite e un morto, Stefano Gaj Taché. Un bambino di due anni, un bambino italiano, come lei Presidente Mattarella ha ricordato sancendo un momento importante nella storia di riconciliazione di questo Paese con gli ebrei romani e italiani”.

(ansa)

11:18

Mattarella: “Morti sul lavoro, inaccettabili per un Paese moderno”

“Lavorare non può significare porre a rischio la propria vita. Ecco perché la Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro è occasione preziosa per richiamare l’attenzione su un fenomeno inaccettabile in un Paese moderno che ha posto il lavoro a fondamento della vita democratica. L’affermazione dei diritti sui luoghi di lavoro, primo quello alla vita, oltre che essere un termometro della vita civile, è un generatore di valore per la società, per i lavoratori, per le imprese”. Lo afferma il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro.

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