“Discorso pronto, non mi faccio certo cogliere impreparata”. Così Liliana Segre ieri registrandosi per la XIX legislatura. “Emozionata, ma abituata a essere me stessa”. Segre ha ricordato la sua prima volta che è entrata in Aula: “non sapevo nemmeno dove dovevo sedermi nonostante ci fosse la targhetta”.
Questa volta però non potrà sbagliare, essendo destinata allo scranno più alto di Palazzo Madama vista l’indisponibilità a presiedere l’aula diGiorgio Napolitano, che ne avrebbe avuto diritto come più anziano tra i senatori a vita. “Eh sì – ha replicato Segre – ho anche provato la sedia e hanno messo un cuscino per la mia schiena”.
Chi è Liliana Segre
91 anni, milanese, superstite dell’Olocausto e testimone della Shoah. Liliana Segre viene nominata senatrice a vita da Sergio Mattarella il 19 gennaio 2018 “per avere illustrato la Patria con altissimi meriti nel campo sociale”. Dal 15 aprile 2021 presidente della Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza.
Il 5 giugno 2018, durante la discussione per il voto di fiducia al governo Conte I, è intervenuta per la prima volta in Aula ricordando le leggi razziali e il suo ricordo di deportata, suscitando il plauso di tutto il Senato. Minacciata di morte e insultata viene messa sotto scorta il 7 novembre 2019. Il 29 gennaio 2020, su invito del presidente David Sassoli, è intervenuta al Parlamento europeo, dove ha ricevuto un’ovazione dal plenum dell’assemblea.
Un brano dal libro “La sola colpa di essere nati” che ha scritto con Gherardo Colombo è diventato una traccia allo scorso esame di maturità. Suo nipote Filippo non l’ha scelta come tema, “non poteva, abbiamo un legame troppo profondo. Non sarebbe stato oggettivo”, ha commentato Segre, che oltre a Elena Cattaneo è l’unica dei sei senatori a vita a essersi accreditata.
I senatori a vita della Repubblica italiana, a differenza degli altri 200, non sono infatti obbligati a riaccreditarsi in Senato. Sono già registrati, in quanto a vita. Possono procedere all’accredito a loro discrezione o se hanno bisogno di integrare o modificare informazioni contenute nel database del Senato.
Sei senatori a vita
Ai 200 senatori elettivi si aggiungono i senatori a vita: l`art. 59 della Costituzione prevede che il Presidente della Repubblica può nominare senatori a vita cinque cittadini che hanno illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario.
Ogni presidente della Repubblica poi, alla scadenza del suo mandato, entra di diritto e a vita a far parte del Senato.
Al 2022 sono sei i senatori a vita in carica: il presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano e altri cinque di nomina presidenziale. Mario Monti, Elena Cattaneo, Renzo Piano e Carlo Rubbia, nominati da Napolitano, e Liliana Segre, nominata da Sergio Mattarella.
Sarà proprio quest’ultima, secondo il regolamento parlamentare, a presiedere la prima seduta di Palazzo Madama. Mentre a Montecitorio toccherà al renziano Ettore Rosato, in quanto più anziano per elezione tra i vicepresidenti della legislatura precedente.