Ci sono combattimenti molto pesanti a Soledar e Bakhmut, dice il presidente ucraino Volodymyr Zelensky: due località in cui è in corso l’offensiva russa. Mentre a sud, a Kherson, i soldati di Mosca cominciano a evacuare le istituzioni statali. Ma ci sono altre due notizie riportate da alcuni media nelle ultime ore: l’uccisione di un italiano filorusso nel Donetsk e la morte per impiccagione del russo Roman Malyk, 49 anni, responsabile della campagna di mobilitazione per l’Ucraina ordinata dal presidente Putin.
Esplosioni nelle regioni di Odessa e Kharkiv
Esplosioni nelle regioni di Odessa e Kharkov. Secondo fonti informative locali, l’allerta aereo è stata dichiarata anche a Dnepropetrovsk, Kirovograd, Poltava e nelle regioni di Kharkov. A Nikolayev ha preso fuoco un deposito di carburante dopo che la città è stata bersaglio di una serie di esplosioni.
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Zelensky: “Combattenti nel Donetsk reclutati dai russi nelle carceri”
“Combattimenti molto pesanti” stanno continuando nei settori di Soledar e Bakhmut, due località nel Donetsk da giorni obiettivo di un’offensiva russa. Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo messaggio video serale. Gli occupanti “hanno lanciato tutto ciò che potevano contro le nostre forze, inclusi duemila detenuti”, ha aggiunto Zelensky, riferendosi a combattenti che sarebbero stati reclutati nelle carceri. “Sono prigionieri con lunghe condanne per reati gravi. Sono tenuti al fronte non solo con i soldi, ma anche con la promessa di un’amnistia”, ha proseguito il presidente ucraino, “è così che lo Stato russo sponsorizza il terrore. Cerca nelle carceri gli assassini e promette loro libertà. Se uccidono di nuovo”.