Ucraina – Russia, le news dalla guerra oggi. Usa: “Addestratori iraniani in Crimea per aiutare i russi con i droni”. Biden sblocca 15 milioni di barili di petrolio

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Raid russi senza tregua sull’Ucraina. Un terzo del Paese è rimasto al buio per le bombe cadute sulle centrali elettriche, blackout in mille città. Mosca rilancia intanto l’offensiva su Kharkiv. Mentre a Kherson comincia l’evacuazione dei civili. E il capo delle operazioni di Mosca in Ucraina, Sergei Surovkin, avverte: “Ulteriori azioni a Kherson dipenderanno dagli sviluppi della situazione, che non è facile. Non possono essere escluse decisioni difficili”. Intanto gli Stati Uniti puntano i riflettori sul ruolo di Teheran. “Dall’Iran addestratori per aiutare i russi con i droni“. E Biden sblocca 15 milioni di barili di petrolio dalle riserve.

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Le parole di Berlusconi sui media russi

Anche i media russi danno spazio alle dichiarazioni di Silvio Berlusconi su Putin.  L’agenzia Tass titola “Berlusconi crede che l’adesione dell’Ucraina alla Nato si trasformerebbe in una guerra mondiale”. Anche Gazeta.tu e Izvestija aprono con lo stesso passaggio: “Berlusconi avverte: l’adesione dell’Ucraina alla Nato porterà a una guerra mondiale”. L’agenzia Ria Novosti sintetizza con “Berlusconi ha parlato dello scambio di doni con Putin”. “Berlusconi ha definito Putin amante della pace”, è il titolo sul sito dell’agenzia Ura.ru.

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Biden sblocca 15 milioni di barili di petrolio dalle riserve

Il presidente americano Joe Biden ha annunciato lo sblocco di quindici milioni di barili di petrolio dalle riserve strategiche, a partire da dicembre, per abbassare il prezzo del carburante. L’obiettivo, riporta una nota della Casa Bianca, è “contrastare l’aumento dei prezzi della benzina causato dalla guerra in Ucraina”.

00:03

Addestratori iraniani in Crimea per aiutare i russi con i droni

L’Iran ha inviato degli addestratori in Crimea per aiutare i militari russi a risolvere una serie di problemi con la flotta di droni che Mosca ha acquistato da Teheran. Lo riferisce il New York Times, citando fonti dell’amministrazione Usa. Gli addestratori appartengono ai Guardiani della Rivoluzione e operano da una base militare russa in Crimea, dalla quale vengono lanciati molti dei droni iraniani.

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