Governo, le news. Meloni: “La posizione italiana sulla Russia non cambia”. La Russa: “Vado dove voglio”

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Dopo l’incontro Meloni Berlusconi di ieri in via della Scrofa, oggi deputati e senatori sono chiamati a votare per eleggere i capigruppo dei gruppi parlamentari.

07:07

La Russa scatenato, arbitro e giocatore: “Vado dove voglio”

C’era un momento molto divertente del programma tv Mai dire Gol, la rubrica Ipse dixit, nel quale la Gialappa’s Band leggeva la trascrizione di una dichiarazione, di solito del grande Giovanni Trapattoni, con effetto comico garantito dal testo involuto, trionfo di anacoluti, discordanze, sconnessioni logiche e sintattiche. Ecco, immaginatele lette dalla voce fuori campo della Gialappa’s, queste frasi pronunciate ieri in Senato dal neo presidente del Senato Ignazio La Russa davanti a un manipolo di cronisti: “Io sono molto più informale e libero cercando però di essere nella sostanza più terzo di quanto vi immaginate, molto più terzo. Poi quando vado a via della Scrofa…se vado alle riunioni… se non vado alle riunioni… Non ci sono andato, ma se voglio andarci ci vado, non c’è scritto da nessuna parte che io possa dover dire in che bar vado o se devo prendere l’ascensore A o B”.

Continua a leggere l’articolo di Stefano Cappellini

07:06

La follia del Cavaliere che distorce la realtà. L’ultima esibizione per riprendersi la scena

Ma Berlusconi è diventato matto? Nel tempo delle semplificazioni la circostanza che ieri si sia prodotto in una serie di esternazioni a capocchia non sembra sufficiente a declinare la giornata politica sotto il segno della psichiatria o, come frequentemente si sente mormorare nel Palazzo, della demenza senile.

Da una parte, in effetti, considerate le fatiche del comando, c’è da chiedersi se la smania di apparire sempre e a tutti i costi un capo non sia essa stessa un sintomo della malattia mentale; mentre dall’altra occorre molta cautela nell’esprimere giudizi sui disturbi psicologici dei potenti, primo perché è impossibile fidarsi totalmente delle testimonianze degli amici e dei nemici e poi perché un vero leader non sarebbe tale senza la più grande capacità di nascondere la propria magagna mentale agli occhi della maggioranza.

Continua a leggere l’articolo di Filippo Ceccarelli

07:04

Lo sconcerto di Meloni: “La posizione italiana sulla Russia non cambia”. Tajani torna in bilico

Mette in mezzo la sua famiglia. Rende una farsa – a colpi di aneddoti sulla vodka – la linea atlantista costruita a fatica. Pretende il ministero della Giustizia. Giorgia Meloni non è infuriata con Silvio Berlusconi: è sconcertata, allibita, incredula. Il primo istinto è ribattere. Picchiare durissimo. Perché, si sfoga, in questo modo rischia di saltare tutto. Trascorrono tre ore in cui il governo è davvero in bilico.

Continua a leggere l’articolo di Tommaso Ciriaco

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