Covid Italia, il bollettino del 22 ottobre: 31.775 nuovi casi e 92 morti

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Nelle ultime 24 ore in Italia 31.775 nuovi casi e 92 morti. Sabato scorso si erano contati 38.969 contagi. Ieri sono stati effettuati 195.575 tamponi. Il tasso di positività è al 16,2% (-0,7%). Sette in meno i ricoveri nelle terapie intensive (il totale è 227). Nei reparti ordinari ci sono 29 pazienti in meno: 7.047 in tutto.

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Iss: tasso di letalità da 19,6% di inizio pandemia a 0,2% di agosto

Covid-19 si conferma meno letale. Il Cfr (case fatality rate), il numero di decessi sulla popolazione dei casi diagnosticati e notificati, che permette di avere una misura mensile del tasso di letalità della malattia da Sars-Cov-2, è diminuito dal 19,6% dell’inizio della pandemia allo 0,2% di agosto 2022. A gennaio 2021 il Cfr grezzo risultava pari a 2,4% mentre a gennaio di quest’anno è sceso a 0,2%. Questi i dati del report esteso dell’Istituto superiore di sanità su ‘Covid-19: sorveglianza, impatto delle infezioni ed efficacia vaccinale’.

Lo stesso andamento decrescente – si legge nel report – si è osservato in corrispondenza sia del Cfr standardizzato rispetto alla popolazione europea che rispetto alla popolazione italiana. Gli alti valori osservati nella prima fase pandemica sono verosimilmente anche dovuti alla ridotta capacità diagnostica, rileva l’Iss. Il numero medio giornaliero di tamponi effettuati è passato da 3.110 a febbraio 2020 a 146.715 a settembre 2022, con un picco di 983.681 tamponi giornalieri in media a gennaio 2022.

Infine, nel report si osserva che i valori del Cfr standardizzato riferito alla popolazione europea (mediamente più giovane della popolazione italiana) risultano sempre più bassi rispetto ai valori del Cfr standardizzato riferito all’Italia: “Questo suggerisce che le differenze con gli altri Paesi europei, in termini di letalità, siano in parte dovute alla struttura per età della popolazione italiana, relativamente più anziana”.

Iss: reinfezioni in lieve calo

Nell’ultima settimana la percentuale di reinfezioni sul totale dei casi Covid segnalati risulta in lieve calo rispetto alla settimana precedente, 15% contro il dato precedente del 16,4%. In totale dal 24 agosto 2021 al 19 ottobre 2022 sono stati segnalati 1.280.238 casi di reinfezione, pari al 6,8% del totale dei casi notificati nello stesso periodo.

Vaccini: 141,5 milioni le dosi somministrate

Sono 141.524.196 le dosi di vaccino anti-Covid 19 somministrate in Italia, pari al 90,6% delle dosi consegnate che ammontano a 156.261.227. I dati sono contenuti nel report del ministero della Salute aggiornato a questa mattina. Nella fascia over 12, con almeno una dose è il 91,56% della popolazione, pari a 49.438.083 dosi somministrate, mentre il ciclo completo riguarda il 90,19% della popolazione, pari a 48.696.944 dosi somministrate.

La dose addizionale/richiamo (booster) riguarda l’84,34% della popolazione potenzialmente destinataria, pari a 40.232.493 dosi somministrate. La seconda dose booster è stata somministrata al 20,84% della popolazione potenzialmente oggetto di seconda dose booster che ha ultimato il ciclo vaccinale da almeno 4 mesi, pari a 3.984.147 dosi somministrate.

Per quanto riguarda la fascia 5-11 anni, con almeno una dose è il 38,50% della popolazione, pari a 1.407.660 dosi somministrate, e il ciclo vaccinale completo riguarda il 35,23% della popolazione, pari a 1.288.011 dosi somministrate.

Signorelli: “Influenza anche più insidiosa del Covid. E’ consigliabile il doppio vaccino”

“Dobbiamo tenere alta l’attenzione e raccomandare soprattutto a fragili e anziani il doppio vaccino. Perché potrebbe anche essere che nei prossimi mesi sia più pericolosa l’influenza del Covid” sostiene Carlo Signorelli, ordinario di Igiene dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. “Noi che ci occupiamo di prevenzione in questo momento diciamo di fare tutte e due le iniezioni, perché nei prossimi 2 mesi non sappiamo cosa potrà succedere. L’influenza potrebbe anche girare con anticipo”. Dopo 2 anni di stasi “abbiamo una larga parte di popolazione suscettibile, al contrario di quello che sta succedendo col Covid. L’invito è quindi a proseguire la campagna vaccinale”.

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