Mutui, allarme per il peso delle rate: le migliori offerte in banca

Read More

La Bce tirerà ancora dritto sul rialzo dei tassi, nella riunione di giovedì prossimo, e le rate dei mutui continueranno a salire. E’ questa la traiettoria che, in filigrana, parte dai mercati finanziari – che scommettono su un nuovo rialzo da 75 punti base – e va a finire dritta sull’addebito di fine mese di chi si è finanziato in banca per comprare casa. Secondo l’Abi, pur restando su valori minimi in ottica storica, i tassi sui mutui sono arrivati a settembre al picco da giugno 2016. Nel suo ultimo Bollettino, la Banca d’Italia avvisava che il costo dei nuovi prestiti per l’acquisto delle abitazioni non ha ancora completato il percorso: d’altra parte, il rialzo dei tassi ufficiali si è “solo in parte trasmesso sul costo del credito a imprese e famiglie”. E il Fmi ammonisce, nel report specifico sull’Eurozona, che il mix di condizioni finanziarie meno agevoli, crescita dei tassi e peggioramento delle prospettive economiche metterà sotto pressione i bilanci delle famiglie. Dai grafici del Fondo emerge che in uno scenario avverso oltre il 20% dei mutui italiani andrebbe a rischio. E, per le famiglie meno abbienti, i timori riguardano da vicino quasi un 40% di nuclei in cui il peso del debito rischia di farsi insopportabile, visto il concomitante rincaro di energia e alimentari che sono le voci principali di spesa.

La quota di mutui a rischio col peggioramento del quadro macroeconomico e finanziario 

Venerdì l’Euribor a 3 mesi, riferimento per i mutui a tasso variabile, si posizionava all’1,56%. A fine 2021 eravamo oltre mezzo punto sottozero. E scrutando i future che guardano avanti, “si evince che i mercati si aspettano un aumento del costo del denaro a tasso variabile molto rapido nei prossimi mesi: dovrebbe superare il 3% entro giugno 2023 per poi oscillare negli anni seguenti tra il 3% e il 3,5%”, ricostruisce Guido Bertolino di MutuiSupermarket.it.

Per chi avesse ancora un tasso variabile tra le mani – non molte persone visto che durante la lunga stagione dei tassi sottozero il tasso fisso l’ha fatta da pardone – è evidente che la prospettiva è di un incremento dei costi. Per questa ragione sul portale si nota una “ripresa della domanda di mutui surroga, che in primavera rappresentavano circa l’8% della domanda sull’online mentre a ottobre arrivano a spiegarne il 22%”, aggiunge Bertolino. Più che un risparmio secco, cambiando contratto si punta a proteggersi per il futuro. La stima è che chi oggi ha un mutuo a tasso variabile sottoscritto negli anni scorsi “con ogni probabilità avrà un tasso pari all’Euribor con uno spread intorno all’1,1%, quindi circa il 2,60%. Con gli Euribor previsti oltre il 3% a giugno, il tasso di interesse sul proprio mutuo a giugno oscillerà tra il 4,10% e il 4,60%. Ad oggi i migliori mutui surroga a tasso fisso prevedono dei Tan intorno al 3,70% quindi c’è la concreta opportunità di limitare la crescita inevitabile del tasso di interesse sul proprio mutuo a poco più di un punto percentuale rispetto a quanto già pagano”.

Diverso il quadro per chi si avvicina ora all’acquisto. L’ultima ricognizione Crif sul terzo trimestre ha certificato un calo della domanda di mutui del 22,6% sul 2021, soprattutto per la frenata delle surroghe di cui sopra. Ma negli ultimi tempi la dinamica ha ragioni più profonde e anche “il segmento dei giovani under 36 registra una flessione e questo mese spiega solo il 42% delle richieste di mutui acquisto prima casa contro il massimo toccato a gennaio del 54%”, dice Bertolino. Qui giocano contro l’azzeramento dell’offerta di contratti a tasso fisso con la garanzia rafforzata della Consap e l’avvicinarsi della scadenza (fine anno) degli incentivi fiscali per gli under 36 con Isee inferiore a 40mila euro.

Sul mercato, mostrano le simulazioni del portale, il miglior variabile (per un ventennale da 140mila euro su 220mila euro di valore della casa) ha un tasso finito dell’1,6%, il miglior fisso del 3,5%: il divario non è così grande, in considerazione della possibile risalita dei primi nei prossimi mesi. La forbice si assottiglia ancor più per i variabili con cap, un tetto massimo al tasso: oggi garantiscono il 2,6%, ma la protezione (al 4,2%) scatta ben sopra il livello attuale dei fissi secchi. In ogni caso, è bene ricordare, più che scommettere su possibili guadagni di lungo periodo (col rischio di esporsi a sensibili variazioni) la regola numero uno è di valutare attentamente la propria situazione reddituale e la sostenibilità della rata.

Di seguito verrà effettuata la simulazione di una operazione di acquisto prima casa e una di surroga a tasso variabile, fisso e a tasso variabile con cap su un immobile situato a Milano, valore immobile immobile € 220.000, l’importo richiesto € 140.000 e durata del mutuo 20 anni. Il richiedente è un dipendente di 34 anni con un redito mensile € 2.400.

Finalità Acquisto:

Simulazione a tasso Variabile

Rank

Istituto

Spread

Tan

Rata

Taeg

1

Credem*

0,38%

1,36%

€ 666,33

1,57%

2

BNL

1,35%

1,58%

€ 680,60

1,76%

3

ING DIRECT

0,60%

1,79%

€ 694,40

1,91%

4

Intesa Sanpaolo*

1,10%

1,80%

€ 695,05

1,92%

5

Banco BPM*

1,30%

1,83%

€ 697,15

1,96%

6

Banca Sella

0,85%

1,85%

€ 698,33

2,00%

7

Webank

1,40%

1,93%

€ 703,74

2,02%

8

Credit Agricole

0,85%

1,81%

€ 695,90

2,02%

9

BPER Banca

0,95%

1,95%

€ 704,93

2,14%

10

WIDIBA

1,20%

2,30%

€ 728,30

2,48%

11

UniCredit

1,45%

2,65%

€ 752,14

2,82%

12

Banca Popolare Pugliese

1,05%

2,64%

€ 751,45

2,84%

13

UniCredit

1,55%

2,75%

€ 759,03

2,92%

* Mutuo assistito dalla garanzia del Fondo Garanzia Prima Casa Consap

Simulazione a tasso Fisso

Rank

Istituto

Tan

Rata

Taeg

1

Webank

3,36%

€ 801,91

3,48%

2

BNL

3,30%

€ 797,63

3,53%

3

Credit Agricole

3,51%

€ 812,66

3,76%

4

Intesa Sanpaolo

3,55%

€ 815,55

3,77%

5

ING DIRECT

3,65%

€ 814,01

3,83%

6

WIDIBA

3,66%

€ 823,50

3,89%

7

Banca Popolare Pugliese

3,70%

€ 826,41

3,94%

8

BPER Banca

3,77%

€ 831,50

4,01%

9

Banco BPM

3,75%

€ 830,04

4,05%

10

Credem

3,70%

€ 826,41

4,06%

Simulazione a tasso Variabile con CAP

Rank

Istituto

Spread

Tan

Rata

Taeg

Cap

1

BNL

2,20%

2,43%

€ 656,47

2,64%

4,20%

2

Credit Agricole

1,66%

2,62%

€ 750,28

2,94%

4,16%

3

BPER Banca

1,75%

2,75%

€ 759,03

2,96%

4,50%

4

Credem

1,80%

2,78%

€ 760,83

3,10%

3,80%

5

Intesa Sanpaolo

2,55%

3,25%

€ 829,36

3,55%

4,30%

6

UniCredit

2,49%

3,69%

€ 825,68

3,89%

4,49%

7

Banca Popolare Pugliese

2,35%

3,94%

€ 843,95

4,19%

4,72%

Finalità Surroga:

Simulazione a tasso Variabile

Rank

Istituto

Spread

Tan

Rata

Taeg

1

Credem

0,95%

1,93%

€ 703,34

2,02%

2

Intesa Sanpaolo

1,30%

2,00%

€ 708,24

2,13%

3

BNL

1,85%

2,08%

€ 713,42

2,14%

4

Webank

1,70%

2,23%

€ 723,72

2,25%

5

Banco BPM

1,65%

2,18%

€ 720,37

2,30%

6

Credit Agricole

1,24%

2,20%

€ 721,77

2,33%

7

ING DIRECT

1,40%

2,59%

€ 748,02

2,62%

8

BPER Banca

1,65%

2,65%

€ 752,14

2,74%

9

WIDIBA

1,65%

2,75%

€ 759,03

2,87%

10

Banca Popolare Pugliese

2,05%

3,64%

€ 822,05

3,70%

Simulazione a tasso Fisso

Rank

Istituto

Tan

Rata

Taeg

1

Webank

3,66%

€ 823,50

3,72%

2

BNL

3,70%

€ 826,41

3,80%

3

Intesa Sanpaolo

3,70%

€ 826,41

3,87%

4

Credit Agricole

3,74%

€ 829,32

3,91%

5

Banca Popolare Pugliese

3,95%

€ 844,69

4,02%

6

ING DIRECT

4,05%

€ 843,59

4,13%

7

WIDIBA

4,01%

€ 849,11

4,18%

8

Credem

4,13%

€ 857,99

4,29%

9

Banco BPM

4,15%

€ 859,48

4,33%

10

BPER Banca

4,47%

€ 883,44

4,61%

Simulazione a tasso Variabile con CAP

Rank

Istituto

Spread

Tan

Rata

Taeg

Cap

1

BNL

2,20%

2,43%

€ 656,47

2,49%

4,20%

2

Credit Agricole

1,66%

2,62%

€ 750,28

2,81%

4,16%

3

Credem

2,15%

3,13%

€ 785,30

3,29%

4,15%

4

Intesa Sanpaolo

2,55%

3,25%

€ 829,36

3,41%

4,30%

Fonte: MutuiSupermarket.it / Rilevazioni tassi effettuata il 21/10/2022, le offerte potrebbero esser revisionate dagli istituti di credito.

Related articles

You may also be interested in

Headline

Never Miss A Story

Get our Weekly recap with the latest news, articles and resources.
Cookie policy

We use our own and third party cookies to allow us to understand how the site is used and to support our marketing campaigns.