Ucraina – Russia, le news dalla guerra oggi: Mosca rientra nell’accordo del grano. L’Onu respinge rischiesta russa per indagini su armi biologiche

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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky celebra il “risultato diplomatico” della ripresa dell’iniziativa sull’esportazione del grano: “continuerà a funzionare – ha detto nel suo discorso serale – Il ricatto russo non ha portato a nulla”.  Il primo ministro canadese Trudeau ha confermato che parteciperà al vertice del G20 che si terrà il 15-16 novembre a Bali, nonostante la possibile presenza del presidente russo

La guerra in Ucraina, le tensioni globali: cosa c’è da sapere

Le notizie in diretta dal conflitto Ucraina-Russia

03:04

Zelensky: “Il ricatto russo non ha portato a nulla”

Il presidente ucraino parla così in merito alla ripresa dell’export del grano, dopo che Mosca aveva annunciato la sospensione dell’accordo. Una ripresa resa possibile grazie alla mediazione della Turchia e dell’Onu. Nel consueto video serale, citato dall’agenzia Unian, Zelensky ha detto: “Oggi abbiamo ottenuto un risultato diplomatico significativo per il nostro Paese e per il mondo intero: l’iniziativa per l’esportazione di grano continuerà a funzionare. Il ricatto russo non ha portato a nulla”.

03:02

Onu respinge richiesta Russia indagini armi biologiche

Il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha respinto una risoluzione redatta dalla Russia che chiedeva un’indagine sulle sue accuse di coinvolgimento di Washington nel presunto sviluppo di armi biologiche in Ucraina. La risoluzione messa ai voti ieri ha ricevuto due voti a favore (Russia e Cina), tre contrari (Francia, Stati Uniti e Gran Bretagna, che hanno potere di veto) e i 10 membri non permanenti del Consiglio si sono tutti astenuti. Il testo prevedeva “l’istituzione di una commissione composta da tutti i membri del Consiglio di Sicurezza per indagare sulle accuse rivolte agli Stati Uniti e all’Ucraina” in merito ai loro obblighi derivanti dalla convenzione che vieta lo sviluppo, la produzione e l’uso di armi biologiche. Il vice ambasciatore russo Dmitry Polyanskiy si è rammaricato dell’esito della votazione, affermando che “i Paesi occidentali hanno dimostrato in tutti i modi che la legge non si applica a loro. Questa è la solita mentalità coloniale a cui siamo abituati e non ci sorprende nemmeno”, ha aggiunto, promettendo di tornare sulla questione alla conferenza di revisione della Convenzione sulle armi biologiche, dal 28 novembre al 16 dicembre a Ginevra.

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