La fotoreporter iraniana condannata a lavorare da spazzina, il video: “Per me non è un problema”

Read More

06 gennaio 2023









“Mi chiamo Yalda Moaieri, sono una fotoreporter. Sono stata arrestata e imprigionata per 32 giorni in un luogo appartenente alle Guardie Rivoluzionarie e 60 giorni nella prigione di Qarchak a Varamin (a sud di Teheran) per aver fotografato le proteste”. A parlare in un video postato sul suo profilo instagram è la stesa Moaeri, condannata dalla corte della Repubblica Islamica dell’Iran a 6 anni di carcere. “Come se non fosse sufficiente questa punizione, se ne aggiungono altre: devo scrivere uno studio di 100 pagine sull’Ayatollah Motahari (una delle figure islamiche di riferimento del defunto regime); il divieto di uscire dal territorio per 2 anni; un’ulteriore sanzione di 2 mesi per la pulizia dei pavimenti di un parco per donne; inoltre dopo 23 anni di fotogiornalismo, non ho l’autorizzazione a lavorare per 3 anni”, conclude la giornalista. Yalda Moaeri veste la divisa da netturbina mentre gira il video presto diventato virale e condiviso dalla resistenza iraniana: “Indossando questo vestito voglio sottolineare che per me non è un problema”.

video Instagram

Related articles

You may also be interested in

Headline

Never Miss A Story

Get our Weekly recap with the latest news, articles and resources.
Cookie policy

We use our own and third party cookies to allow us to understand how the site is used and to support our marketing campaigns.