In migliaia stanno manifestando sotto la pioggia a Lützerath, in Germania, contro le operazioni di sgombero, in corso da due giorni, nel borgo occupato dagli attivisti, che vogliono impedire le estrazioni di carbone del colosso energetico Rwe. Sul posto, che si trova nel Land del Nordreno-Vestfalia, ieri è arrivata anche Greta Thunberg, per esprimere personalmente il suo sostegno alla causa. La grande maggioranza dei manifestanti antiminiera è pacifica, ma ci sono degli elementi esterni, come i black block, che stanno alimentando gli scontri con le forze dell’ordine. È quello che ha spiegato all’Ansa il portavoce della polizia di Aquisgrana, Dietmar Bruening, secondo il quale “non sono gli attivisti del clima a lanciare razzi contro la polizia”.
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Quando i manifestanti si sono avvicinati al villaggio, sono stati affrontati dalla polizia in tenuta antisommossa e alcuni hanno usato i manganelli per respingerli. La polizia regionale ha dichiarato su Twitter di aver usato la forza per impedire alle persone di sfondare le barriere e di avvicinarsi alla zona di pericolo ai margini dell’area di scavo. Sempre all’AnsaBruening ha riferito di scontri violenti, di razzi e pietre lanciati agli agenti che hanno dovuto usare lo spray al peperoncino.
Il piccolo villaggio è già del tutto disabitato, gli ultimi residenti sono andati via un anno fa, ma gli attivisti hanno occupato capannoni e strutture agricole e costruito case sugli alberi. Intanto le operazioni di sgombero vanno avanti, secondo quanto ha fatto sapere una portavoce della polizia. Particolarmente impegnativa è l’evacuazione di un tunnel, nel quale diversi manifestanti si sono radunati rifiutandosi di uscire da giorni. Avrebbero però abbastanza cibo e dovrebbero essere ancora in salute, secondo quanto scrive Sueddeutsche Zeitung. “Questo è un tradimento nei confronti delle generazioni presenti e future. La Germania è uno dei maggiori inquinatori al mondo e deve essere ritenuta responsabile”, ha detto Thunberg nel suo intervento.
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“Ilcarbone è ancora sotto terra, tutto quello che possiamo fare è continuare a combattere”, ha aggiunto replicando a quanto detto dal leader dei Verdi,Robert Habeck, ministro dell’Economia, che ha difeso la decisione di demolire il Lützerath per far spazio alla miniera, affermando che il carbone che verrà estratto aiuterà a mantenere la sicurezza energetica in questo momento di crisi. “Il carbone che è sottoterra qui non farà scendere i prezzi immediatamente – ha detto ancora Thunberg – chiunque pensi una cosa del genere è semplicemente scollegato dalla realtà”.
La situazione a Lützerath sta divento un motivo di imbarazzo internazionale per il governo tedesco, ha detto alla dpa Thunberg. Secondo la fondatrice di Fridays for future, il fatto che facciano accordi con giganti energetici come Rwe “mostra quale siano le loro priorità”. I Verdi fanno parte della coalizione di governo guidata dal socialdemocratico Olaf Scholz, e sono nella coalizione di governo anche della Nord Renania-Westphalia dove si trova il villaggio al centro della protesta ambientalista.
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