“Senza intercettazioni non si possono fare le indagini di mafia”. Lo ha sottolineato il capo dei pm di Palermo Maurizio de Lucia alla conferenza stampa convocata per illustrare i dettagli dell’arresto del super latitante Matteo Messina Denaro. “L’indagine si basa su due pilastri fondamentali: uno è quello delle intercettazioni che, se fosse il caso di ribadirlo, sono indispensabili e irrinunciabili per il contrasto alla criminalità organizzata di stampo mafioso. Senza le intercettazioni non si possono fare le indagini e le indagini non portano a nessun risultato. Questa è la cosa più importante che deve essere chiara”. Illustrando alcuni dettagli il procuratore ha infatti ricordato che questa è stata una indagine che si è basata su spunti e approfondimenti investigativi, senza l’apporto di collaboratori di giustizia o soffiate anonime.
Dalle intercettazioni di amici e parenti gli inquirenti hanno avuto la conferma che Messina Denaro era gravemente ammalato, tanto da avere subito due interventi importanti.