Spari a Gerusalemme: almeno otto morti. Ucciso l’aggressore palestinese

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Almeno otto persone sono state uccise e altre dieci ferite da colpi d’arma da fuoco in una sparatoria nel quartiere ortodosso di Neve Yaakov a Gerusalemme. L’autore dell’attentato è un palestinese della parte est della città. Lo ha detto il capo della polizia di Gerusalemme secondo cui l’uomo ha sparato davanti alla siangoga del quarteire  e poi è scappato a bordo di una vettura verso una zona vicina a prevalenza araba della città. Raggiunto dagli agenti – secondo la stessa fonte – ha sparato ai poliziotti prima di essere colpito a sua volta. 

Gli Stati Uniti hanno condannato l’attacco definendolo “orribile”, così il portavoce del dipartimento di stato americano Vedant Patel, precisando che per il momento non sono previsti cambiamenti nel viaggio del segretario di stato Antony Blinken in Israele.

L’aggressione arriva dopo una notte di tensione, con razzi lanciati da Gaza nel sud di Israele e attacchi in risposta dell’aviazione israeliana, in seguito agli scontri di Jenin in Cisgiordania, dove nove palestinesi sono rimasti uccisi in un raid dell’esercito nell’ambito di “un’operazione antiterrorismo”. In giornata tuttavia era tornata una calma vigile, con gli analisti che ricordavano come sia Hamas che Israele non sarebbero intenzionati ad un’ulteriore escalation.

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