Oscar da record: da Disney a Clint Eastwood, chi ne ha vinti di più nella storia del cinema

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Meglio di lui soltanto l’inarrivabile (per ora) Walt Disney. A 91 anni il maestro John Williams è alla sua 53esima nomination agli Oscar e diventa la persona vivente più candidata agli Academy Award, questa volta per le musiche di The Fabelmans di Steven Spielberg. Il direttore d’orchestra e compositore americano ha vinto ben cinque statuette tra il 1972 e il 1994 e chissà che la leggenda delle colonne sonore non ne agguanti una sesta, diventando così l’artista più anziano a vincere un Oscar “competitivo” (quindi non alla carriera).

Shirley Temple e Walt Disney, 1937 

Walt Disney: 26 Oscar, 59 nomination e sette statuette “nane”

Dicevamo che più di lui ha fatto solo il maestro dell’animazione che, tra il 1941 e il 1962, ha avuto ben 22 candidature consecutive. Considerato tra i cineasti più grandi di sempre, il regista e imprenditore ha vinto 26 Oscar, di cui 3 onorari e un Premio alla memoria “Irving G. Thalberg”. Ma di tutti i riconoscimenti quello indimenticabile resta l’Oscar consegnato alla cerimonia del 1937, quando la baby star Shirley Temple presentò a Walt Disney un Oscar onorario per Biancaneve e i sette nani, un premio davvero speciale che consisteva in un Oscar più grande insieme a sette statuette “nane”. Se John Williams è l’artista vivente che ha ottenuto più candidature sotto di lui c’è un altro compositore, ormai defunto, Alfred Newman che con le sue 43 nomination si piazza sotto al collega ma detiene un altro record: nove vittorie tra cui quelle per le colonne sonore di Il re ed io e Camelot.

Tre film a pari merito sul podio: il record è 11 Oscar

I film che hanno fatto la storia degli Oscar sono tre, tre titoli che hanno collezionato tutti e tre 11 riconoscimenti, il record. Sono il classico Ben – Hur il peplum con Charlton Heston del 1959, il culto Titanic (1997) e Il signore degli anelli (2003), mentre sul fronte delle nomination c’è un altro trio che detiene il record 14 candidature: Eva contro Eva di Joseph L. Mankiewicz (1950), sempre Titanic di James Cameron e il musical La La Land (2016) di Damien Chazelle che però fece il tonfo nella notte delle stelle. Dato per vincente (con tanto di busta sbagliata) alla fine portò a casa “solo” sei statuette, tra cui miglior attrice Emma Stone, e miglior regia a Chazelle. Che rimane – e questo è un record ancora valido – il più giovane regista ad essere stato laureato con l’Academy Award.

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Le regine degli Oscar: da Katharine Hepburn a Meryl Streep

Sul fronte delle interpretazioni, le regine sono sicuramente due: Meryl Streep che detiene il record di nomination (21), una cifra sconvolgente lontana da qualsiasi altro collega uomo o donna (dopo di lei ci sono Katharine Hepburn e Jack Nicholson, ma con la lontanissima cifra di 12 candidature) e appunto Katharine Hepburn che, sebbene nella sua lunga carriera non sia mai andata a ritirarne uno, ne ha vinti ben quattro. Per Gloria del mattino (1934), Indovina chi viene a cena? (1968), Il leone d’inverno (1969) e Sul lago dorato (1982). Una volta sola partecipò alla cerimonia degli Oscar e non per festeggiare se stessa e il suo lavoro, bensì per tributare il suo storico produttore Lawrence Weingarten con il Thalberg Award. Tre statuette le hanno conquistate un numero piuttosto alto di interpreti: Walter Brennan (caratterista western), Ingrid Bergman, Jack Nicholson, Meryl Streep, Daniel Day-Lewis e Frances McDormand. Una lista che andrebbe allungandosi quest’anno se Cate Blanchett (candidata per Tár) trasformasse la sua settima candidatura in un riconoscimento per la sua controversa direttrice d’orchestra nel film di Todd Field.

(reuters)

I più giovani e i più vecchi, quando il talento non è questione di età

Le attrici più giovani a vincere un Oscar sono state Tatum O’Neal (10 anni) per Paper Moon nel 1973 e Anna Paquin (11 anni) per Lezioni di piano, vent’anni dopo, entrambe come migliori attrici non protagoniste. Sul fronte maschile invece il bambino conteso di Kramer contro Kramer Justin Henry nel 1980 vinse l’Oscar come miglior attore non protagonista e aveva solo otto anni.

Dustin Hoffman e il giovanissimo Justin Henry  in ‘Kramer contro Kramer’ (1980) Tra i più anziani c’è Clint Eastwood che è il regista più vecchio ad aver vinto un Oscar, a 74 anni conMillion dollar baby, chissà se quest’annoSteven Spielberg lo batterà? Lui ne ha 76. L’attore più agée ad aver stretto tra le mani la statuetta per miglior attore protagonista èAnthony Hopkins (che alla cerimonia non andò) ma vinse per The father, mentre sul fronte miglior attore non protagonista c’èChristopher Plummerche vinse a 82 anni perBeginners.

L’attrice con più esperienza (mettiamola così) che ha vinto un Oscar è Jessica Tandy, la meravigliosa Miss Daisy che si faceva condurre da Morgan Freeman nel film del 1990, aveva 80 anni quando ha vinto, 6 anni in più di Katharine Hepurn sul Lago dorato. La dimostrazione che alle attrici di una certa età si fa fatica a dare ruoli di rilievo è il fatto che la terza più “anziana” (non vogliamo immaginare cosa direbbe se leggesse lei) è Frances McDormand, 63 anni per Nomadland. James Ivory rimane l’artista più anziano a vincere in qualsiasi categoria grazie alla statuetta conquistata a 89 anni per la sceneggiatura di Call me by your name di Luca Guadagnino all’età 89 anni. Se John Williams compisse l’impresa ci sarà un nuovo record da battere. Glielo auguriamo al maestro di colonne sonore indimenticabili da Star Wars a Indiana Jones, da Harry Potter a Jurassic Park.

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di Chiara Ugolini

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