L’Onu denuncia l’imbarbarimento del conflitto in Ucraina: esecuzioni sommarie di prigionieri, su entrambi i fronti. Mentre Biden rivolge parole concilianti alla Cina. “Finora da Pechino nessuna arma a Mosca”. Su tutta l’Ucraina continua a cadere una pioggia di bombe e cresce l’allarme di Kiev per la centrale di Zaporizhzhia: “Esiste il rischio di un guasto dei sistemi di raffreddamento” e “questo potrebbe significare un possibile scenario Fukushima”. Dalla Russia, la notizia di un’oppositrice avvelenata: Elvira Vikhareva. E il possibile ridimensionamento, secondo Bloomberg, dei piani per l’offensiva di primavera.
09:17
I paesi nordici pianificano una difesa aerea congiunta per difendersi dalla Russia
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Media: “Mosca ridimensiona l’offensiva di primavera”
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11:32
Zelensky: “Aspettiamo le armi per lanciare la controffensiva”
L’Ucraina non è ancora in grado di lanciare la sua controffensiva perché sta aspettando un numero sufficiente di armi dai suoi partner: lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky in un’intervista esclusiva al quotidiano giapponese Yomiuri Shimbun, come riportano i media ucraini. “Stiamo aspettando le munizioni dai nostri partner”, ha detto Zelensky, osservando che i russi usano ogni giorno una quantità di munizioni tre volte superiore a quella utilizzata dalle forze di Kiev. L’Ucraina, ha sottolineato, “non può inviare i suoi coraggiosi difensori alla controffensiva senza armi sufficienti”.
Il blindato fugge e dimentica il soldato. Che lo segue invano
11:10
Kiev: “Oltre 700 militari russi uccisi e 16 civili ucraini morti ieri”
La Russia ha perso nell’ultimo giorno 720 uomini, facendo salire a 169.890 le perdite fra le sue fila dal giorno dell’attacco di Mosca all’Ucraina, lo scorso 24 febbraio. Lo rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, appena diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente. A seguito degli attacchi russi delle ultime 24 ore, sono invece 16 civili ucraini uccisi e 59 quelli rimasti feriti. Lo ha riferito in una nota il Military Media Center, secondo quanto riporta Ukrinform. “Nelle ultime 24 ore le truppe russe hanno bombardato il territorio di otto regioni dell’Ucraina”, si legge nella nota. Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di circa 169.890 uomini, 3.580 carri armati, 6.887 mezzi corazzati, 2.623 sistemi d’artiglieria, 520 lanciarazzi multipli, 276 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 305 aerei, 291 elicotteri, 5.483 autoveicoli, 18 unità navali e 2.214 droni.
(reuters)
10:58
Russia, presidente Duma: “Vietare attività Cpi e punire chi la aiuta”
Il presidente della Duma, Vyacheslav Volodin, ha proposto di vietare le attività della Corte penale internazionale in Russia dopo che questa ha emesso un mandato di arresto per il presidente Vladimir Putin, accusandolo di crimini di guerra. Ne dà notizia Interfax. Volodin ha detto che la legislazione russa dovrebbe essere emendata per proibire qualsiasi attività della Cpi in Russia e per punire chiunque le fornisca “assistenza e sostegno”.
09:44
Russia, finisce nel registro degli agenti stranieri: ricercato ex autore dei discorsi di Putin
La polizia russa ha inserito un ex autore di discorsi per il presidente Vladimir Putin in una lista di ricercati per sospetti crimini. Abbas Gallyamov – riporta il Guardian – ha scritto discorsi per Putin durante il periodo 2008-12, quando il leader russo era primo ministro. Gallyamov, che da anni vive all’estero, in seguito divenne un consulente politico e analista, spesso citato dai media russi e stranieri. Il mese scorso il ministero della giustizia russo ha aggiunto Gallyamov al registro degli agenti stranieri, affermando che “ha distribuito materiali forniti da agenti stranieri a una cerchia di persone, si è espresso contro l’operazione militare speciale in Ucraina e ha partecipato come esperto e a piattaforme informative straniere”.
09:42
Zelensky, “La Cina non si è proposta come mediatore”
La Cina non si è proposta a Kiev come mediatore nel conflitto in Ucraina: lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un’intervista al quotidiano giapponese Yomiuri Shimbun. “La Cina non mi ha inviato una proposta per fare da mediatore. Non ho ricevuto la proposta di incontrarci”, ha detto Zelensky, aggiungendo: “Inoltre, ho inviato messaggi diretti (a Pechino), attraverso canali diplomatici, dicendo che voglio parlare con il leader della Cina”.
(afp)
09:17
I paesi nordici pianificano una difesa aerea congiunta per difendersi dalla Russia
I comandanti delle forze aeree di Svezia, Norvegia, Finlandia e Danimarca hanno firmato una lettera di intenti per creare una difesa aerea nordica unificata volta a contrastare la crescente minaccia della Russia. L’intenzione è quella di poter operare congiuntamente sulla base di modalità già note di operare sotto la Nato, secondo le dichiarazioni delle forze armate dei quattro paesi.
07:24
Media: “Mosca ridimensiona l’offensiva di primavera”
ll Cremlino ha ridimensionato i piani per un’ulteriore offensiva in Ucraina questa primavera e si concentrerà sulla difesa dei territori conquistati in previsione di una avanzata delle forze di Kiev che dovrebbe iniziare a breve: la decisione, secondo fonti anonime interpellate dall’agenzia Bloomberg, sarebbe stata presa alla luce degli scarsi progressi registrati finora sul campo di battaglia. Mosca sta inoltre cercando di arruolare fino a 400.000 “soldati a contratto” quest’anno per rimpiazzare le perdite subite finora. Le autorità russe vorrebbero così evitare un’altra mobilitazione su larga scala in vista della campagna per le elezioni presidenziali del prossimo marzo.
(reuters)
05:08
Kuleba critica l’Onu: “Inaccettabile accusare le vittime”
Il ministro degli Esteri ucraino Kuleba critica l’Onu per il rapporto in cui denuncia la violazione dei diritti dei prigionieri, su entrambi i fronti. “Inaccettabile dare la responsabilità alle vittime di un’aggressione”.
05:03
Le autorità di Kherson: “Lasciate la zona vicino al Dnipro”
Il consiglio comunale di Kherson lancia l’allarme su Telegram. “Le truppe russe continuano a terrorizzare la nostra comunità. Gli insediamenti vicino al fiume Dnipro stanno soffrendo di più. A causa dei continui attacchi, è quasi impossibile garantire riscaldamento e acqua lì”.
02:14
Biden: “Finora dalla Cina nessuna arma alla Russia”
La Cina non ha finora fornito nessuna arma alla Russia, nonostante i timori espressi dai Paesi occidentali che sostengono l’Ucraina. A dirlo a Ottawa – dove si trova in visita ufficiale – è stato il presidente americano Joe Biden. “Questo non vuol dire che non lo faranno, ma non l’hanno ancora fatto – ha osservato il capo della Casa Bianca – Non prendo la Cina alla leggera. Non prendo la Russia alla leggera”, ha aggiunto, sottolineando però che le informazioni sul loro avvicinamento sono probabilmente state “esagerate”.
(afp)
00:49
Intelligence Kiev: “Molti russi lasciano la Crimea”
“Le autorità di occupazione russe della Crimea hanno iniziato l’evacuazione dalla penisola conquistata”. Lo ha detto Andriy Yusov, un rappresentante della direzione principale dell’intelligence del ministero della Difesa dell’Ucraina, precisando che il comando russo e l’amministrazione sulla penisola stanno vendendo molte proprietà immobiliari e stanno portando le loro famiglie fuori dalla Crimea. “Ma ai privati cittadini viene detto: non preoccuparti, tutto è calmo, tutto è sotto controllo e che l”operazione speciale’ sta andando secondo i piani…”, ha aggiunto.