L’apertura della campagna presidenziale di Donald Trump è già tutta un programma: “Rimettetemi alla Casa Bianca e l’America sarà nuovamente un Paese libero “e voi sarete vendicati”, ha detto all’aeroporto di Waco, in Texas.
Una raffica di accuse contro il presidente in carica: “Il regime di Biden ha usato le forze dell’ordine e della giustizia come un’arma”, trasformando il paese in una “repubblica delle banane”.
Poi se la prende, di nuovo con il procuratore di New York, Alvin Bragg, che indaga sul caso Stormy Daniels: “Il procuratore di New York mi persegue per niente, non è un reato, non è un reato minore”. E offende la pornostar Stormy Daniels, che potrebbe essere alla base della sua incriminazione. “Non mi è mai piaciuta faccia da cavallo”, ha detto rispolverando un epiteto già usato contro di lei.
Tutto questo a poche ore dalla riunione del gran giurì che potrebbe decidere sulla sua messa sotto accusa. Trump è sospettato di aver pagato 130 mila dollari in nero durante la campagna elettorale del 2016 per comprare il silenzio di Stormy Daniels su una loro precedente relazione,