Prima conferenza stampa di Elly Schlein segretaria del Pd. Prima di tutto l’annuncio: “Il 25 aprile sarò alla manifestazione di Milano. È una celebrazione importante e sentita”, dice dal Nazareno, sede del partito. Poi subito diretta sul Pnrr: “Siamo molto preoccupati per l’attuazione del Piano. È un’occasione che il nostro Paese non può perdere”. E rivolgendosi al governo aggiunge: “Siamo di fronte ai campioni mondiali di scaricabarile. Ma non regge, puntare ora il dito sui governi precedenti e fare dell’Ue un capro espiatorio. Continueremo a insistere e a chiedere che intenzioni ha il governo. Aspettiamo il ministro Fitto in aula. Abbiamo l’impressione che si siano persi mesi discutendo di governance”.
Il governo, secondo Schlein, deve chiarire in particolare “i tempi di attuazione e quali modifiche intende apportare. Credo che dal Pnrr passi la credibilità del nostro Paese e la compattezza dell’Unione europea”. Il Pd è disponibile a offrire il suo contributo. “Siamo pronti a sederci intorno a un tavolo. Sul Pnrr abbiamo un atteggiamento di stimolo e collaborazione”.
Ma Schlein attacca durante il governo anche sulla questione migranti: “Il decreto Cutro – dice – porta l’Ungheria in Italia”.
“Pnrr, siamo in ritardo di mesi”
“Il Pnrr è una sfida che riguarda l’intero Paese e non possiamo mancare questo appuntamento. Non possiamo rischiare con i ritardi di non ricevere risorse fondamentali per il nostro paese. Noi viglieremo a fondo sulle percentuali da destinare alla transizione ecologica e la coesione territoriale – dice Schlein in conferenza stampa – Soprattutto su quella parte che vuole destinare gli investimenti al sud. Siamo preoccupati perché tifiamo per l’Italia e vogliamo che si raggiungano questi obiettivi. Abbiamo già chiesto al ministro Fitto di venire a riferire in aula, lo aspettiamo. Abbiamo l’impressione che si siano persi mesi”.
La segretaria dem pretende dal governo aggiornamenti sul Piano. E promette: “Vigileremo sul 40% del Pnrr da destinare al Sud e sulla parte che riguarda l’occupazione femminile. Gli enti locali riscontrano grandi difficoltà perché non hanno risorse sufficienti. Siamo preoccupati perchè tifiamo per l’Italia e vogliamo che si raggiungano questi obiettivi”.
Migranti
Il discorso si sposta poi sul dossier migranti. “Continueremo a batterci contro l’abolizione della protezione speciale“, ribadisce subito Schlein. Poi tira in ballo la premier: “Spero che Meloni si sia accorta di aver detto una bugia. Perché la protezione esiste in 18 Paesi e l’Italia non è l’unico. Continueremo a spingere sull’accoglienza diffusa. Anche in sede europea la destra pone le domande in modo sbagliato e contraddittorio. Mentre si discutono pacchetti al Pe, pare che i gruppi dei conservatori e quelli di Salvini stiano mettendo in discussione quei pur timidissimi sostegni all’Italia”.
Il decreto Cutro, “che faccio anche fatica a chiamare così per rispetto alle vittime, cerca di portare l’Ungheria in Italia, il modello ungherese, realizzato smantellando l’accoglienza diffusa degli enti locali”.
Provare a spaccare la maggioranza? “La risposta che mi viene più naturale è che la maggioranza è abbastanza brava a spaccarsi da sola…- osserva – Quando ci sono tensioni, come sul dl mgranti, si scatena una gara al ribasso tra di loro. Vediamo posizioni sempre più estreme e sempre più ideologiche. Non è interesse del Paese, oltre che essere disumano, calpestare i diritti della persone”.
Rifiuti e termovalorizzatore di Roma
Dopo le accuse, è arrivato il momento per Schlein di rompere il silenzio sul termovalorizzatore di Roma. “È una scelta che era già stata presa dall’amministrazione di Roma. Questo è successo ben prima che si insediasse questa segreteria. Non era oggetto del nostro programma per le primarie. A noi interessa oggi accompagnare l’amministrazione su tutto ciò che deve venire prima: un progetto di economia circolare. Come diminuire i rifiuti, aumentare la raccolta differenziata. Questa è l’idea. L’amministrazione ha già fatto una scelta”.
E chiarisce: “Immagino che voteremo contro agli ordini del giorno sul termovalorizzatore ma ciò non vuol dire che non continueremo a coltivare il dialogo con le opposizioni su una materia più vasta come quella del clima”. Quindi, il Pd voterà contro gli odg dei 5 Stelle contro il termovalorizzatore di Roma. Ma com’è il rapporto con il partito di Conte? “Con il Movimento 5 Stelle c’è pieno spirito di collaborazione e la volontà di trovarci su alcune questioni fondamentali. Se si sta sui temi concreti si riesce a creare un filo che unisce piuttosto che le differenze”, confida Schlein. ”Abbiamo cercato – prosegue – di valorizzare tutto questo. Continueremo a coltivare lo spirito unitario, poi ci sono temi divisivi ma è normale. E comunque sono arrivata da un mese, non posso rispondere di ciò che è stato fatto”.
Pd, Elly Schlein: “Il termovalorizzatore di Roma? Scelta già presa prima della mia elezione”
Lavoro
“Non sappiamo cosa il governo possa fare con il decreto lavoro – dice – Si profila uno spezzatino del reddito di cittadinanza. Noi ci siamo opposti a questa guerra del governo contro i poveri. È una manovra che ha evitato lo scivolamento verso la povertà assoluta di un milione di persone. Non si può in questo momento fare a meno di uno strumento di sostegno al reddito. Il governo – aggiunge Schlein – non parla mai della precarietà. Non si può vedere il nesso tra la crisi della natalità e la precarietà”. E ancora: “Nella manovra 2024 serviranno almeno 10 miliardi per il taglio del cuneo, e anche sul fronte della sanità bisogna prevedere molti più fondi. Ancora non sappiamo nulla di Opzione donna, così come non ne sanno nulla quelle decine di migliaia di donne che vedono messa a rischio la loro uscita dal mondo del lavoro”.
Sanità
La difesa della sanità pubblica, precisa la segretaria dem, “è un fronte della mobilitazione per il Pd. Ci sono dei tagli che si traducono in riduzione delle prestazioni. Serve un forte intervento del governo su questo, di cui non vediamo traccia nel Def. Assistiamo a una pericolosa regressione. Su questo fronte continuiamo ad insistere”. Schlein ha sentito Fitto, “dire che non possiamo realizzare le case della comunità, ma l’elemento della prossimità è fondamentale. Dobbiamo riuscire ad avvicinare le risposte ai bisogni di cura. Nelle periferie e nelle aree montane, come contrasto allo spopolamento. Fortunatamente non siamo mobilitati da soli. Da un lato le altre opposizioni sono attive e attente, ma anche il fronte sindacale e le professioni mediche e sanitarie. Mi auguro che il governo sappia ascoltare questo grido di allarme”.
La maternità surrogata
La leader del Pd durante la conferenza stampa ha parlato anche del tema della maternità surrogata. “Ho letto in questi giorni alcuni appelli e documenti”, dice Schlein riferendosi anche alla lettera (di cui ha dato notizia Repubblica) di duecento femministe che sul tema chiedono di tralasciare i fondamentalismi e aprire un dibattito. “C’è da parte mia e nostra una piena disponibilità a confrontarci con tutti i femminismi plurali – spiega Schlein – e le persone che su questo hanno voglia di avere un confronto. Confermo la mia piena disponibilità su questo tema”. Poi ricorda: “Abbiamo vinto il congresso sulla base di una mozione costruita raccogliendo diverse sensibilità. Io da un lato ho sempre espresso di essere personalmente favorevole alla gestazione per altri, ma non l’abbiamo inserito nella mozione perché siamo disponibili al confronto”. Quindi ha concluso: “Nella pdl che abbiamo presentato in Parlamento si prevede il matrimonio egualitario, le adozioni, il riconoscimento dei figli ma non la regolazione della Gpa”.
Quasi 20mila nuovi iscritti
La conferenza diventa l’occasione anche dare qualche numero. “Sono quasi 20 mila i nuovi iscritti. Abbiamo deciso di destinare ai Circoli 1 milione di euro del tesseramento ai Circoli per continuare la presenza capillare sul territorio”, annuncia Schlein.
La storia dell’orsa JJ4
Una domanda in conferenza stampa anche sulla storia dell’orsa JJ4 che ha ucciso un giovane runner in Trentino e ora catturata. “Saranno le autorità preoposte a decidere cosa fare. Sono molto attenta a capire il perché della sentenza del Tar”.