Il mea culpa di Mion: “Quanti errori su Ponte Morandi. Dovevamo subito chiedere scusa”

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Il giorno dopo la tempesta. Gianni Mion, 80 anni a settembre, risponde dopo un bel po’ di squilli: «Cosa vuole che aggiunga, quel che dovevo dire l’ho detto ai giudici. Spero solo che serva a qualcosa. Non ho altro da aggiungere, riprenda quello che ho detto ieri». Di nuovo lo stesso tono. Dimesso e rassegnato. Il manager rimasto per 30 anni a muovere uomini e denaro, a traghettare la famiglia Benetton dall’abbigliamento ad autostrade e aeroporti, al telefono si esprime come dentro e fuori dall’aula di palazzo di giustizia.

Il processo

Ponte

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