MADRID – Una scelta improvvisa, inattesa, ma forse non precipitata. La decisione del premier spagnolo Pedro Sánchez di sciogliere il Parlamento – annunciata questa mattina al re Felipe VI e che verrà formalizzata oggi pomeriggio in Consiglio dei ministri – dopo la pesante sconfitta alle amministrative di ieri potrebbe essere dettata dall’esigenza di scongiurare rischi più gravi di quelli che i socialisti avrebbero corso mantenendo per il mese di dicembre la data delle prossime legislative, ora fissate per il 23 luglio.
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