Tra Elina Svitolina e la prima finale in carriera in uno Slam a 28 anni c’è l’ostacolo Marketa Vondrousova. La 24enne ceca, che precede l’ucraina di 34 posti nella classifica Wta (42 contro 76) ha già provato l’ebbrezza di arrivare a contendersi un titolo in uno dei Major: era accaduto al Roland Garros nel 2019 ma allora era probabilmente ancora troppo immatura. L’australiana Ashleigh Barty, lanciata verso il trono mondiale, la spazzò via con un severo 6-1, 6-3. In realtà però di abitudine a partite del genere ne ha molta più la signora Monfils, appena rientrata dalla maternità dopo aver dato alla luce, lo scorso 15 ottobre, la figlia Skai: in carriera ha vinto 17 titoli (contro uno solo dell’avversaria) e ben 203 partite in più. Inoltre non va dimenticato che in carriera è stata n. 3 nel 2017 mentre Vondrousova al massimo è stata n. 14 proprio nel 2019. I precedenti tra le due hanno avuto un andamento strano: Svitolina ha vinto i primi 3, tra il 2018 e il 2019 ( di cui uno grazie al ritiro dell’avversaria sotto 3-2 al terzo, ndr), mentre negli ultimi 2 ha rimediato sonore sconfitte: 6-3, 6-0 ai quarti di Roma 2020 e 6-3, 6-1 alle Olimpiadi di Tokyo nel 2021. Segno evidente che la ceca ha le armi per colmare il gap d’esperienza che la divide dalla rivale. Le due apriranno il programma sul Centrale alle 14.30. Si giocherà senza il tetto perché a Londra non è prevista pioggia.
Poi, attorno alle 16.15, toccherà alle altre due semifinaliste, la tunisina Ons Jabeur, testa di serie n. 6, che va a caccia della seconda finale di fila dopo quella del 2022, e la grande favorita per la vittoria finale, la n. 2 del mondo Aryna Sabalenka, vincitrice, quest’anno, agli Australian Open. Le due si sono già sfidate a Wimbledon: accadde nei quarti 2021 quando la bielorussa s’impose 6-4, 6-3. Quella fu la seconda delle 3 vittorie di Sabalenka con la rivale. La prima era arrivata pochi mesi prima (6-2, 6-4) negli ottavi ad Abu Dhabi, la terza invece l’ha collezionata nell’ultimo duello, andato in scena nella fase a gironi delle Wta Finals 2022: quel giorno fu battaglia con sofferto successo per 3-6, 7-6 (7/5), 7-5. E battaglia ci fu anche nell’unica vittoria della Jabeur, nel primo confronto, al Roland Garros 2020, quando la tunisina vinse 7-6 (9/7), 2-6, 6-3. Precedenti che fanno presumere che anche stavolta dovrebbe venir fuori un duello molto combattuto in quella che, a giudizio di tanti, è la vera finale anticipata.