Ddl sicurezza, blitz del governo. Lega contro il Colle: “Le leggi le fa la politica”

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Un nuovo decreto legge che svuota il ddl Sicurezza in esame al Senato, assorbendone i contenuti e apportando delle modifiche, tra le quali quelle sollecitate dal Quirinale su detenuti madri e divieto di acquisto delle sim da parte dei migranti senza permesso di soggiorno.

È il provvedimento che dovrebbe arrivare domani sul tavolo del Consiglio dei ministri. In questo modo, il ddl ora in discussione a Palazzo Madama, che dopo l’ok sarebbe dovuto tornare alla Camera per la terza lettura per un problema di copertura allungando così i tempi di approvazione, di fatto finirà su un binario morto e verrà sostituito dal nuovo decreto del governo.

Il provvedimento, a quanto si apprende da fonti di governo, dovrebbe contenere anche le norme sullo scudo penale e la tutela legale per gli agenti di pubblica sicurezza.

La polemica della Lega contro il Quirinale

Ma è già polemica. “Io credo che debba essere la politica a fare le leggi, poi se dal Colle più alto ci rimandano indietro i testi ne prendiamo atto. Noi però eravamo più d’accordo col testo originale, non col testo edulcorato da Mattarella“. Così il vicesegretario della Lega, Andrea Crippa. L’esponente del Carroccio si riferisce al disaccordo del partito sul testo uscito edulcorato dal Colle.

La protesta in piazza

Intanto, contro quello che definiscono un “golpe burocratico del governo Meloni”, la Rete No ddl sicurezza – A pieno regime ha convocato per domani alle 17.30 in piazza della Rotonda, al Pantheon, in contemporanea con lo svolgimento del Consiglio dei ministri, una assemblea pubblica-presidio. “Chiediamo – fanno sapere – una larga partecipazione a tutte le forze di opposizione e saremo in piazza con le oltre 200 sigle che hanno aderito alla Rete”.

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