Green pass, all’università sarà richiesto anche agli studenti

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A scuola

Stipendio sospeso ai prof dopo 5 giorni senza certificato

La scuola riaprirà in presenza con l’obbligo di certificazione verde per tutti gli insegnanti e il personale scolastico ma non per gli studenti minorenni. La chiusura sarà prevista solo in casi “eccezionali” di focolai o di rischio “particolarmente elevato”. Così ha deciso il Consiglio dei ministri anche alla luce del buon andamento della campagna vaccinale tra i giovanissimi dai 12 ai 18 anni. Insegnanti e personale non potranno entrare a scuola senza pass e, dopo cinque giorni di assenza, verranno sospesi senza stipendio. “Al fine di garantire la salute pubblica e mantenere adeguate condizioni di sicurezza nell’erogazione in presenza del servizio essenziale d’istruzione”, il personale scolastico dovrà avere ed esibire il Green pass. “Il mancato rispetto delle disposizioni è considerata assenza ingiustificata e, a decorrere dal quinto giorno di assenza, il rapporto di lavoro è sospeso”. Pevisto uno screening per gli studenti con tamponi saliva

Trasporti a lunga percorrenza

Senza certificato non si sale su aerei, treni e navi

Il rientro dalle ferie sarà ancora senza limitazioni ma dall’1 settembre il Green Pass sarà obbligatorio su tutti i mezzi di trasporto a lunga percorrenza, dunque quelli che toccano almeno due Regioni. Sarà necessario avere la certificazione verde per salire su un aereo, anche su una tratta nazionale, nonostante tutti i velivoli siano dotati di filtri che cambiano l’aria al 98 per cento. Green Pass obbligatorio anche su treni ad alta velocità e Intercity dove la capienza verrà aumentata dal 50 all’80 per cento, ma anche su navi, traghetti e aliscafi che fanno la spola da una Regione all’altra. Anche in questo caso la capienza dei mezzi sarà portata all’80 per cento. Obbligo di certificazione verde anche per gli autobus che collegano centri di più di due Regioni e per quelli privati adibiti a servizio di noleggio con conducente, ad eccezione di quelli aggiuntivi al servizio pubblico locale e regionale.

Quarantena ridotta

Per chi è vaccinato basteranno una settimana e un tampone

Chi è vaccinato ed entra in contatto con un positivo dovrà rimanere in quarantena ma per un periodo inferiore rispetto ad ora, non più dieci giorni ma una settimana. E al termine dovrà fare un tampone. È uno dei provvedimenti presi dalla cabina di regia e contenuti in un’ordinanza firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza che trova anche una soluzione temporanea ai circa 900 volontari italiani che hanno partecipato alla sperimentazione del vaccino Reithera e ha avuto una o due dosi di quel farmaco: ci sarà un certificato di esenzione temporanea alla vaccinazione valida fino al 30 settembre. Un’esenzione è prevista dal decreto anche per i cittadini residenti a San Marino, dove la maggior parte della popolazione è vaccinata con Sputnik, il farmaco russo non riconosciuto dall’Ema. Per loro è prevista l’esenzione fino al 15 settembre. “Questo non significa che l’Italia riconosce lo Sputnik, il cui iter autorizzativo è ancora in corsok”, ha spiegato il ministro Speranza.

All”università

Anche per gli studenti obbligo di vaccino o tampone

Anche il nuovo anno accademico riprenderà finalmente con le lezioni e gli esami in presenza e questa volta l’obbligo di esibire il Green Pass oltre ai docenti e al personale scolastico riguarderà anche tutti gli studenti.
“Le attività didattiche e curriculari delle Università sono svolte prioritariamente in presenza”, si legge nel testo, anche se la possibilità di Dad sarà garantita a chi non potrà essere presente in aula. È una delle principali novità del decreto approvato a Palazzo Chigi. “Vogliamo che il ritorno nelle aule, nei laboratori, nelle biblioteche delle università e delle istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica sia per tutti – studenti, ricercatori, professori, personale tecnico amministrativo – il più sicuro possibile, prevedendo sempre misure di salvaguardia per gli studenti più fragili che non dovessero riuscire a partecipare in presenza”, ha spiegato il ministro dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa.

Trasporti locali

Nessuna restrizione per bus e metropolitane

Non ci sarà nessuna restrizione invece per i pendolari e per tutti coloro che viaggiano sui mezzi di trasporto pubblico locale. Sugli autobus urbani e sulle metropolitane si continuerà a viaggiare senza il Green Pass. Nonostante gli affollamenti, vista l’impossibilità di controlli reali, il governo ha preferito non imporre alcun obbligo. Il tasso di riempimento dei mezzi di trasporto pubblico locale rimane dell’80 per cento in zona bianca ma anche in zona gialla. E libere da obblighi per i passeggeri restano anche tutte le linee di trasporto locale, dai treni ai bus regionali, agli aliscafi che collegano le isole minori. Sono considerati trasporti locali anche gli autobus che collegano centri tra due Regioni. Anche l’attraversamento dello Stretto di Messina sui traghetti che uniscono Sicilia e Calabria non necessiterà di certificazione verde in quanto mezzo di trasporto quotidiano utilizzato da migliaia di pendolari

Lo sport

Stadi, via la distanza di 1 metro. Capienza al 35% nei palazzetti

Con il Green Pass un pubblico più numeroso potrà tornare ad assistere agli eventi sportivi al chiuso. La capienza dei palazzetti e degli impianti sportivi coperti , adesso al 25 per cento, è stata portata al 35 per cento. E negli stadi all’aperto al 50 per cento con l’assegnazione dei posti a scacchiera. “Per la partecipazione del pubblico agli eventi e alle competizioni sportivi all’aperto – si legge nella bozza del decreto – è possibile prevedere modalità di assegnazione dei posti alternative al distanziamento interpersonale di almeno un metro”.
Nuove linee guida verranno emanate nei prossimi giorni dal Dipartimento per lo sport per delineare le modalità con cui il pubblico potrà accedere agli impianti sportivi sostanzialmente non prevedendo più l’alternanza di un posto ogni tre sugli spalti ma in modalità a scacchiera, dunque con la possibilità di occupare un seggiolino si e uno no nonostante il minor distanziamento tra un tifoso e l’altro.

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