Finito in rianimazione col figlio di due anni. Positivi anche altri 5 familiari. Nessuno è vaccinato

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Un uomo, e il figlio di due anni, nel giro di poche ore finiti in rianimazione. Colpiti dal Covid, hanno avuto sintomi sempre più gravi. La polmonite ha tolto ad entrambi il respiro. E ben presto è emerso che in totale nella loro famiglia i positivi sono sette. Tutti non vaccinati.

Covid, padre e figlio di due anni in Rianimazione: l’uomo non era vaccinato

di

Clemente Pistilli

10 Agosto 2021

Dal sud della provincia di Latina arriva l’ennesima conferma di come, senza la copertura garantita dai vaccini, le infezioni possano volgere al peggio, costringendo a ricoveri anche gravi. Il papà del bimbo è un dipendente delle Poste. Ha 43 anni e, al pronto soccorso dell’ospedale Dono Svizzero di Formia, la sua città, avrebbe detto ai medici di avere un tampone negativo e di escludere problemi di Covid. Secondo altri avrebbe addirittura detto di essere vaccinato.

Ben presto è emersa un’altra verità. Non protetto dal farmaco e positivo, il 43enne versava in condizioni gravi e, subito intubato, è stato ricoverato in rianimazione al policlinico Gemelli di Roma, essendo in questo periodo ricoverati a Latina solo i pazienti meno gravi. Critica però anche la situazione del piccolo di due anni, tanto che è stato trasferito in terapia sub intensiva al Bambino Gesù di Palidoro.

Ricoverata anche la zia del bimbo, all’istituto clinico Casalpalocco, sempre a Roma, un centro Covid dove, per aiutarla a respirare, le hanno messo il casco. I sette positivi e non vaccinati appartengono alla famiglia del bimbo e a quella degli zii. L’Asl di Latina sta monitorando il focolaio familiare ma ancora non è riuscita a stabilire da dove siano partiti i contagi.

Al momento, nell’ufficio postale dove lavora, il 43enne sarebbe l’unico positivo. Da stabilire inoltre perché il dipendente delle Poste fosse sicuro del tampone negativo, tanto che sembra non stesse utilizzando neppure i dispositivi di protezione, e perché lui e gli altri suoi familiari non avessero ancora aderito alla campagna vaccinale.

L’Asl non ha ancora appurato se si tratti di no vax o di semplici ritardatari. La situazione è delicata e seguita con la massima attenzione da parte dei medici. Un caso che si va a unire ai tanti registrati negli ultimi giorni, con ricoveri in terapia intensiva. Nel Lazio sono 63 in tutto, soprattutto giovani e che non hanno fatto il vaccino anti Covid.

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