Regioni, la settimana prossima tutte ancora in zona bianca

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Nessuna Regione italiana lascerà la zona bianca, almeno per un’altra settimana e cioè fino a lunedì 23 agosto. Domani la Cabina di regia dell’Istituto superiore di sanità e ministero alla Salute sancirà la permanenza di tutto il Paese nell’area con meno restrizioni. I paramentri salvano ancora le due realtà più in bilico e cioè la Sardegna e la Sicilia.

È il decreto legge del 23 luglio a stabilire i parametri che determinano le zone-colore. Le Regioni hanno ottenuto di dare il peso maggiore all’occupazione dei posti letto, rispetto all’incidenza e all’Rt, che ormai non conta più niente quando si deve decidere se si va in giallo o arancione. Quindi la prima cosa da guardare è l’impegno degli ospedali e la norma prevede che quando almeno una delle due tipologie di posti letto, terapie intensive e reparti ordinari, è sotto i limiti (cioè sotto il 10% per quanto riguarda le prime e del 15% per i secondi) si resti sempre e comunque in zona bianca, anche se l’incidenza dovesse essere superiore ai 150 casi settimanali per 100mila abitanti.

I colori delle Regioni legati ai ricoveri. In 4 evitano il giallo

di

Elena Dusi

Viola Giannoli

22 Luglio 2021

I dati sull’occupazione dei posti letto presi in considerazione dalla Cabina di regia, che si riunisce il venerdì, sono quelli del martedì, quindi si può già dire che Sardegna e Sicilia per ora sono salve. La Sardegna sfora il limite di occupazione delle terapie intensive, cioè all’11%, ma è dentro per quanto riguarda i reparti ordinari, visto che è al 7%. Poco importa che abbia un’incidenza molto vicina ai 150 (146) perché anche se superasse quel dato sarebbe comunque da zona bianca per i ricoveri. Le cose cambieranno solo se supererà il 15% dei letti ordinari occupati da malati Covid ma per ora non è nemmeno alla metà di quel dato.

Il discorso è simile per la Sicilia, che anzi è in una situazione un po’ migliore, visto che non sfora nessuno dei due parametri per i posti letto. E’ vicina a quello dei reparti ordinari, impegnati al 14% ma per le terapie intensive è un po’ più indietro, al 7% (ieri è salita all’8% ma come detto la Cabina di regia guarda il numero del martedì).

Per ora quindi niente cambiamenti. Tutte le altre Regioni (Calabria a parte ma va male nei reparti ordinari e bene nelle intensive) hanno dati molto distanti dalle soglie.  Si vedrà nelle prossime settimane se, insieme al numero di contagi che è in crescita in Sicilia e Sardegna come anche in altre realtà, le i parametri dell’occupazione dei posti letto ospedalieri peggioreranno.

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