L’autopsia conferma: è dell’ex vigilessa Laura Ziliani il corpo ritrovato nel Bresciano. Nessun segno di violenza

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Una ciste sotto il piede destro. È bastato questo elemento a stabilire che il corpo ritrovato domenica a Tenù, in provincia di Brescia, è di Laura Ziliani, l’ex vigilessa 55enne scomparsa lo scorso 8 maggio. È quanto emerge dall’autopsia. Sul corpo non ci sono segni di violenza. Serve un’analisi degli organi interni per valutare l’ipotesi avvelenamento. Il cadavere aveva anche gli orecchini riconosciuti dai parenti.

Cadavere nel Bresciano: attesa per il Dna, ma gli inquirenti non hanno dubbi che si tratti di Laura Ziliani

di

Massimo Pisa

09 Agosto 2021

Ad accorgersi del corpo era stato un bimbo di 8 anni, che ha visto spuntare un piede dalla fanghiglia e dal pietrisco ai bordi del fiume Oglio, che si era ingrossato nei giorni scorsi. Ma è improbabile che il cadavere sia stato trascinato dalla corrente fin lì, in una zona già battuta all’epoca da ricercatori e volontari. È più probabile che vi sia rimasto fin dalla scomparsa, in una artigianale sepoltura che la furia dell’Oglio ha in parte scoperta, consentendo il ritrovamento.

Per la scomparsa di Laura Ziliani (vedova, da anni residente a Brescia e impiegata in Comune a Roncadelle ma legatissima a questi luoghi) sono indagate da fine giugno le figlie Paola e Silvia e il fidanzato di quest’ultima, con l’accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere. I sospetti degli investigatori, coordinati dal pm Caty Bressanelli, derivano dai presunti “buchi” nei loro racconti.

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