Armi, droni, jeep, aerei: tutto l’arsenale portato dagli Usa in Afghanistan ora è in mano ai talebani

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NEW YORK. Armi, munizioni, sofisticati equipaggiamenti con tanto di visori notturni: e poi jeep, aerei, persino droni. Un intero arsenale fornito dagli americani all’esercito afghano, è ormai nelle mani dei talebani. Compresi i sette nuovissimi elicotteri le cui foto erano state pubblicate, solo un mese fa, sui social del ministero della Difesa afghano con la benedizione del Segretario alla Difesa Lloyd Austin che in quell’occasione aveva detto: “Questo tipo di supporto sarà d’ora in poi costante”.  

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E invece. Nel giro di poche settimane, i talebani non solo si sono impossessati del paese: ma anche di quasi tutto l’arsenale fornito dagli americani e abbandonato dalle forze afghane in fuga. “Quel che non è stato distrutto è nelle loro mani” conferma infatti un funzionario del Pentagono, parlandone anonimamente all’agenzia Reuters. I numeri non sono definitivi: ma secondo le prime valutazioni d’intelligence, i fondamentalisti hanno fatto bottino di circa 2000 Humvee, cioè veicoli corazzati e droni militari ScanEagle. E almeno 40 fra aerei ed elicotteri di ricognizione, compresi quei Black Hawk che dovevano essere il più grande vantaggio dell’esercito afghano sui talebani. D’altronde, tra 2002 e 2017, gli Stati Uniti hanno fornito all’esercito afghano armi per circa 28 miliardi di dollari. 

Ora il timore è che proprio quelle armi Made in Usa possano essere usate per uccidere civili, oppure vendute a gruppi terroristici come Al Qaeda e Isis. O, addirittura, cedute ai più diretti avversari degli americani: Cina e Russia. 

Un vero incubo per l’amministrazione, già impegnata a valutare possibili azioni da mettere in atto: compresi attacchi aerei per distruggere almeno le attrezzature più voluminose, come gli elicotteri. Un’operazione oggi però rischiosa: c’è il rischio di innerovosire i talebani proprio mentre è ancora in atto la fase delicatissima di evacuare gli americani e gli afghani “amici”, cioè ex collaboratori e attivisti che temono per la loro vita. 

“Talebani armati con armi di fabbricazione statunitense sequestrate alle forze afghane sono già stati avvistati. Rappresentano una minaccia per noi e i nostri alleati” già tuona Michael McCaul, repubblicano della Commissione per gli affari esteri della Camera confermando le preoccupazioni. 

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Alle grinfie dei fondamentalisti è stato invece sottratto un numero consistente di aeroplani. Fra 2003 e 2016 gli Stati Uniti avevano infatti fornito alle forze afgane ben 208 velivoli. Ebbene, nell’ultima settimana, buona parte di quegli aerei sono stati portati in Uzbekistan da piloti afgani in fuga dai talebani.

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