Green Pass, tornano i controllori sui bus: “Impediranno di salire se il mezzo è già pieno”

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Sentinella contro i viaggiatori che non pagano il biglietto. Ma anche garante dei passeggeri, ancora esposti al rischio contagio. Il controllore, sparito di scena nei mesi più acuti della pandemia, tornerà al lavoro sui bus e con compiti che il ministro Enrico Giovannini (Mobilità) immagina più ampi. Ma i sindacati frenano. Giovannini ha spedito al Comitato tecnico scientifico del ministero della Salute le nuove Linee guida che dovrebbero governare il trasporto pubblico ora che 36 milioni di italiani sono vaccinati. Le Linee guida, che saranno illustrate già domani a presidenti di Regione, riportano i controllori al loro posto. Verificheranno se i passeggeri hanno il biglietto, l’abbonamento o niente. Ma dovranno anche ricordare l’uso della mascherina e il distanziamento, forti garanzie anti-Covid. In alcuni casi i controllori – che faranno dei blitz a bordo dei bus oppure agiranno alle fermate – chiederanno alle persone di non salire per evitare il sovraffollamento.

Sindacati contrari

Eugenio Stanziale, segretario della Filt-Cgil di Roma e Lazio, accusa il ministro di “improvvisare”. Il contratto di lavoro assegna ai controllori la verifica del titolo di viaggio, e non certo funzioni anti-virus. E i controllori, in ogni caso, andrebbero formati ai nuovi compiti e non certo mandati allo sbaraglio.

Le aggressioni ai controllori

Basta digitare su Google le parole “controllori” e “aggressione” per capire poi quanto sia rischioso questo lavoro. Da anni i controllori sono insultati (quando va bene), spesso picchiati o feriti. Per questo, il vice ministro alla Mobilità, Alessandro Morelli (Lega) pronostica già il fallimento del piano Giovannini, soprattutto lungo le linee più difficili delle metropoli. Invece l’assessore regionale ai Trasporti della Liguria, Giovanni Berrino, batte cassa. “Se Giovannini vuole riportare i controllori a bordo dei mezzi pubblici e a terra – spiega – deve anche aumentare di qualche centinaio di milioni il Fondo nazionale per il Trasporto pubblico locale. I soldi sono indispensabili per permettere alle aziende l’assunzione del personale”.

Le iniziative delle Regioni

In linea di principio Raffaella Paita (Italia Viva), presidente della Commissione Trasporti alla Camera, appoggia Giovannini. Si chiede, però, se tutto sarà pronto alla ripresa della scuola e invita il ministero ad avviare un censimento, regione per regione, e per tutte le aziende di trasporto. Molte hanno già rimesso in pista i controllori: 130 lavorano ad esempio per la milanese Atm e 100 steward assistono i passeggeri, da aprile.
 

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