Scuola, dal Green Pass alla doppia campanella, alla palestra e alle mense: così si tornerà in classe

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Mezza Italia tornerà in classe lunedì 13 settembre. Fanno eccezione il Trentino (il 6), la Sardegna (il 14), la Campania, la Liguria, le Marche, la Toscana e il Molise (il 15), il Friuli Venezia Giulia e la Sicilia (il 16), la Calabria e la Puglia (il 20). Ma tra corsi di recupero, esami di riparazione, assegnazione di sezione ai nuovi iscritti, chiamate in cattedra gli istituti sono già al lavoro. Ma il nuovo anno, come cantava Lucio Dalla, porterà una trasformazione. Ed ecco le principali novità.

L’obbligo di Green Pass

Il Green Pass (ovvero la Certificazione verde rilasciata ai vaccinati dopo la prima dose, ai guariti o a chi è negativo a un tampone fatto massimo 48 ore prima dell’uso) diventa obbligatorio per chiunque appartenga al personale scolastico: presidi, docenti, impiegati, collaboratori. Il ministero sta lavorando alla sua estensione anche al personale dei nidi e delle materne comunali, ai genitori che devono fare l’inserimento dei figli all’asilo e dunque stare in aula con loro per alcune ore al giorno e agli addetti alle mense a contatto con i bambini. 

I controlli all’entrata e nelle classi

Il controllo del Green Pass avrà due fasi. Fino al 13 settembre, all’entrata delle scuole, i collaboratori controlleranno con l’app “VerificaC19” che il Qr code della Certificazione verde di chi sta entrando sia valido. Nel caso in cui la verifica fallisse scatterà una segnalazione alla segreteria scolastica che avrà il compito di verificare la situazione di chi non è in regola secondo la legge. Dal 13 settembre, invece, dovrebbe debuttare la piattaforma che il ministero dell’Istruzione sta mettendo a punto con il ministero della Salute e la consulenza del Garante per la privacy: il controllo avverrà automaticamente collegandosi al sito. Ogni mattina in segreteria apparirà un semaforo verde per chi ha il Pass valido, rosso per chi non lo ha o è scaduto. In questo secondo caso verrà segnata una assenza ingiustificata e dopo 5 giorni scatterà una sanzione amministrativa (da 400 a 100 euro), la sospensione dal posto di lavoro e dallo stipendio. 

La doppia campanella

Tornano, come lo scorso anno, gli orari scaglionati per l’ingresso a scuola. Il primo dovrebbe essere entro le 8.30, il secondo spostato un’ora più avanti. La doppia campanella è sostanzialmente una misura utile a evitare assembramenti sia sui mezzi pubblici che all’entrata e all’uscita dalle aule.

I trasporti pubblici

Sui mezzi pubblici la capienza massima, anche nelle ore di punta, sarà all’80%. Per salire a bordo non si dovrà presentare il Green Pass ma solo il biglietto, sarà però obbligatorio indossare la mascherina chirurgica o – scelta consigliata – Ffp2. Le indicazioni arrivano dalle linee guida stilate dal ministero dei Trasporti guidato da Enrico Giovannini. Il 2 settembre le singole Regioni presenteranno allo stesso dicastero i piani regionali della mobilità.

Le mascherine

Dai sei anni di età in su le mascherine a scuola sono obbligatorie. Vanno tenute in classe a meno che il distanziamento tra i banchi e l’areazione delle aule non consenta di abbassarla. Possono essere rimosse anche durante esami e interrogazioni e mentre si fa attività fisica in palestra, in cortile o in giardino. Sono invece esclusi dall’obbligo i bimbi degli asili nido e delle materne e gli studenti con disabilità. All’ingresso degli istituti verranno distribuite le mascherine usa e getta. Per i sordi verranno distribuite mascherine trasparenti.

Il distanziamento tra i banchi

Cade la distanza obbligatoria del metro tra le rime buccali, ossia tra cocca e bocca, che lo scorso anno era indispensabile in ogni aula tanto che si era proceduto a un acquisto massiccio di banchi a rotelle e di banchi monoposto. Il Comitato tecnico scientifico ha precisato che il distanziamento va mantenuto “laddove possibile”, anche se ovviamente resta consigliato se gli spazi lo permettono. Altrimenti andranno adottate altre misure di sicurezza sanitaria.

Il ricambio dell’aria

Finestre aperte tutto l’anno, anche col maltempo, a patto ovviamente che non piova in classe. Il consiglio del ministero dell’Istruzione resta in piedi, anche perchè sono poche le scuole o le singole classi che hanno acquistato e installato impianti e filtri speciali per garantire l’areazione dei locali.

Le mense

I bambini potranno utilizzare regolarmente i locali delle mense ma è consigliato, come per gli ingressi, di scaglionare gli orari in modo che nessuna aula o stanza sia mai troppo affollata. Raccomandato anche il distanziamento tra i tavoli e le sedute visto che l’obbligo di mascherina è impossibile da rispettare.

Le palestre

Via libera allo sport in palestra, con qualche eccezione. Gli sport di contatto restano sconsigliati. La distanza tra un alunno e l’altro in questo caso deve essere di due metri. L’obbligo di mascherina invece non c’è.

I tamponi a campione

Nelle scuole verrà avviato un programma di screening volontario in due modalità. Il primo è un piano nazionale che verrà messo in atto dalle Regioni che effettueranno un monitoraggio a campione ogni settimana nelle scuole. L’adesione è consigliata ma per chi non partecipa non ci sarà nessuna conseguenza. Poi c’è un secondo piano che sta elaborando l’Iss: scuole sentinella dove ogni mese si faranno test salivari su un campione di circa 110mila alunni al mese tra i 6 e i 14 anni.

La quarantena

Quanto dura la quarantena in caso di contatto con un positivo? Bella domanda, perché la risposta non è scontata né univoca. L’isolamento dura 7 giorni, al termine dei quali bisogna comunque sottoporsi a un tampone, per i soggetti vaccinati. Se il test è negativo, si è liberi. Resta invece a 10 giorni per i non vaccinati che, sempre al termine del periodo e non oltre 14 giorni dopo il contatto con il positivo, devono sottoporsi al tampone. Ancora: il terzo tipo di quarantena dura 14 giorni, finiti i quali si può tornare in classe senza tampone se non si hanno sintomi compatibili con il Covid e se non si è stati a contatto con un positivo da variante sospetta o confermata. Infine l’isolamento più lungo è di 21 giorni per chi ha contratto il virus ma dal 14esimo giorno non ha più sintomi. Fa eccezione chi si è contagiato con una variante: in quel caso, prima di uscire, bisogna sottoporsi a test molecolare e sperare sia negativo. Nel caso di studenti in quarantena scatterà ovviamente la didattica a distanza, totale se la classe verrà messa in isolamento o mista, se solo alcuni bambini o ragazzi dovranno stare a casa per periodo più o meno lunghi.

L’aula Covid

In tutti gli edifici scolastici sarà prevista anche quest’anno un’aula Covid dove isolare i sospetti positivi, ovvero bambini, ragazzi, docenti o personale che durante le lezioni dovessero sentirsi male, manifestando sintomi sospetti come febbre, tosse, raffreddore. Per i minori saranno contattati i genitori che devono venire a prendere i propri figli quanto prima. Si potrà rientrare a scuola solo con un certificato medico. Se si risulta positivi scatteranno le procedure di quarantena anche per i contatti stretti, come i compagni di classe.

I colloqui con i prof

Per i genitori restano consigliati i colloqui a distanza con i professori. In ogni caso è raccomandato prenotarsi tramite le segreterie scolastiche per incontrare gli insegnanti e il dirigente o recarsi a scuola per altre pratiche burocratiche. Potrà comunque entrare un solo genitore alla volta che verrà registrato. In molte scuole i presidi stanno emanando circolari in cui, anche ai genitori, verrà chiesto il Green Pass per accedere.

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