Influencer, medici e politici: ecco chi sono i cattivi maestri della galassia No Covid

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Il fiume carsico del complottismo italiano è tornato con prepotenza a galla: la battaglia contro il Green pass è il nuovo punto d’approdo dopo aver negato per mesi l’esistenza stessa del virus per come lo conosciamo (“è una semplice influenza!”), poi aver contestato l’obbligo di utilizzo delle mascherine, le chiusure degli esercizi commerciali e infine la bontà del vaccino. Ma il grosso della storia del frastagliato mondo che denuncia la “dittatura sanitaria” arriva da ancora più lontano: ci sono analogie e spesso perfette sovrapposizioni tra gli attuali contestatori e le galassie no euro; con chi ha denunciato la fantomatica teoria gender; oppure il segretissimo eppure famoso (e inesistente) Piano Kalergi, leggenda veicolata per contrastare l’immigrazione; ancora più a monte c’è l’antisemitismo dei Protocolli dei Savi di Sion (altro falso storico), il piano di dominazione del mondo da parte degli ebrei.

La sostanza è che, gratta gratta, dietro a queste pulsioni antisistema ci sono suggestioni provenienti storicamente dall’estrema destra e dalle quali in questi anni hanno ampiamente attinto in primis le forze sovraniste (Lega e Fratelli d’Italia) e in passato i 5 Stelle. Oggi però la simbologia utilizzata è fatta apposta per disorientare e celare chi tira le fila, così i “discriminati” dal Green pass arrivano a rappresentarsi vittime al pari degli ebrei sotto il nazifascismo; mentre la “dittatura sanitaria” diventa una nuova forma di nazismo. L’importante è giocare con le paure e soffiare sul fuoco del malcontento, evocando l’esistenza di un “Sistema” globalista composto da pochi manovratori che occultano indicibili verità al mondo.

La new entry complottista che scalza il libro di Giorgia Meloni: così la bibbia dei No Covid si piazza tra i bestseller

di

Matteo Pucciarelli

31 Agosto 2021

Il complottismo si sviluppa utilizzando soprattutto canali non ufficiali: il web e i social media, ma soprattutto – specie dopo la stretta dell’algoritmo Facebook verso questo tipo di contenuti – Telegram, dove il controllo è praticamente nullo e la capacità di propagazione altissima. Ma le idee “politicamente scorrette”, nonostante amino descriversi osteggiate e messe ai margini del mainstream, sono da tempo diventate di dominio pubblico e oggetto di dibattito politico al massimo livello. I campioncini della galassia vanno regolarmente in tv e in radio, dove godono di ottimi spazi: lo psichiatra e criminologo Alessandro Meluzzi, il “filosofo” Diego Fusaro, il professor Paolo Becchi, i parlamentari leghisti Claudio Borghi, Armando Siri e Alberto Bagnai, quelli europei sempre del Carroccio Antonio Rinaldi e Francesca Donato, il senatore ex 5 Stelle e già direttore della Padania Gianluigi Paragone, l’attore Enrico Montesano, c’è il destro ma autoqualificatosi “libero pensatore” Damiano “Er Faina”, diventato famoso per gli sproloqui da bar nel suo abitacolo, cha dialoga amabilmente su Twich (“te do der “tu” Marco”) con il fieramente stalinista – amatissimo a destra, sarà per le pose da duro – Marco Rizzo. E poi, ben organizzati, interi partiti classicamente neofascisti come Casapound e Forza Nuova. Più o meno tutti su natura del virus ed efficacia del vaccino citano come un oracolo il premio Nobel per la medicina Luc Montagnier e ogni tre per due tirano in mezzo George Orwell e il suo celebre 1984. L’infettivologo Matteo Bassetti era osannato perché iscritto al partito degli esperti critici sulle chiusure, ora che ha preso posizione per il vaccino è trattato alla stregua di un traditore e il suo numero di cellulare rimbalza di chat in chat, “chiamatelo, fatelo impazzire!”. Traditore è anche e soprattutto il M5S, che pure in passato sulle vaccinazioni, da Beppe Grillo a Paola Taverna (oltre che sull’Europa e sull’immigrazione), ha per anni portato avanti una politica di dubbi quando non di aperta contestazione. Si spiegano così la furia dei no vax che nei giorni scorsi hanno preso di mira un gazebo degli attivisti a Milano e le minaccie a Luigi Di Maio. L’incrocio tra le aspirazioni antisistema e complottarde e il Movimento è incarnato da Claudio Messora, che fu capo della comunicazione in Europa dei 5 Stelle e che oggi col suo sito (e in parte tv) Byoblu fa da cassa di risonanza a chiunque voglia liquidare una qualsiasi posizione ufficiale. Una minoranza, si dirà; ma di sicuro rumorosa e capace di fare opinione, forse addirittura egemonia, tanto che sia Matteo Salvini che Giorgia Meloni fanno a gara a chi gli dà più di gomito.

“Bombardiamo Palazzo Chigi”: offensiva contro il governo nelle chat dei No Vax. Minacce a Di Maio: “Serve il piombo”

di

Matteo Pucciarelli

31 Agosto 2021

Se invece ci si limita alle perplessità attorno al lasciapassare e in parte alla bontà del vaccino, anche a sinistra non mancano le contrarietà. Nel sindacalismo di base (ad esempio nei Cub) e in pezzi di Cgil ad esempio la necessità del Green pass per andare in mensa, a scuola o in fabbrica, laddove richiesto, è diventata materia di trattativa e lo stesso Maurizio Landini ha parlato di uno scarico di responsabilità del governo sui lavoratori. Il collettivo di scrittori Wu Ming, che pure sulla confutazione delle teorie di complotto è impegnato da anni, sul proprio sito Giap pone questioni in materia di controllo degli individui e “narrazioni tossiche” dell’emergenza. Ma in tempi di tifo social e contrapposizioni feroci, ragionare è rimasto un lusso per pochi.

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