MILANO – Segnali di lieve rallentamento del mercato del lavoro. Secondo i dati diffusi oggi dall’Istat, il numero degli occupati a luglio è sceso di 23 mila unità rispetto al mese precedente mentre il saldo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno resta ampiamente positivo, con gli occupati in crescita di 440 mila unità rispetto a luglio 2020. “Nonostante si registri un contenuto calo del numero di occupati e una stabilità del tasso di occupazione – commenta – la forte crescita registrata nei precedenti cinque mesi ha determinato un saldo rispetto a gennaio 2021 di 550 mila occupati in più”, annota l’istituto nel suo consueto commento ai dati ricordando anche che “non si è ancora tornati ai livelli pre-pandemia”, cioè febbraio 2020, con il numero di occupati che “è inferiore di oltre 260 mila unità”.
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31 Agosto 2021
Cala il tasso di disoccupazione ma crescono gli inattivi
In calo anche il tasso di disoccupazione, sceso al 9,3% a luglio (-0,1% rispetto a giugno) per quanto riguarda il dato generale e al 27,7% (-1,6%) in relazione al dato giovanile. Entrando nel dettaglio dei dati, il calo dei disoccupati (-29 mila) – cioè di chi cerca un lavoro ma non lo trova – è quasi ugualmente compensato dall’aumento degli inattivi (+28 mila). Un dato, questo, determinato esclusivamente dalla componente maschile, dove gli inattivi sono cresciuti di 28 mila unità, rispetto a quella femminile, dove il dato è rimasto invariato.
Crescono i dipendenti, giù i liberi professionisti
Osservando invece il dettaglio sulla tipologia di occupati il dato si muove in due direzioni opposte. A luglio crescono dipendenti, sia a termine (+12 mila) sia stabili (+12 mila), mentre scendono nettamente gli indipendenti, come liberi profesionisti e partite Iva, in flessione di 47 mila unità.