Green Pass, Brunetta: “Misura geniale. In futuro dovrà valere per tutti i lavoratori pubblici e privati”

Read More

Green pass per tutti: il certificato vaccinale dovrà valere sia per il mondo del lavoro pubblico sia per quello privato. Ne è convinto il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, parlando di misura “geniale” perché aumenta il costo sia psichico che monetario “per gli opportunisti contrari al vaccino” costringendoli a fare il tampone e diminuisce la circolazione del virus e quindi la nascita di nuove varianti. Brunetta ha già pronto il decreto che prevede la fine dello smart working e la carta verde per tutti gli statali. E ora sostiene che il Green pass dovrebbe essere introdotto per tutto il lavoro pubblico e privato ma anche per chi utilizza i servizi pubblici e privati.

“Il vaccinarsi o il non vaccinarsi è un equilibrio dinamico tra costi e benefici: il costo del vaccinarsi, cioè il rischio, col beneficio atteso. Se la stragrande maggioranza delle persone in un certo territorio si vaccina, è chiaro che il rischio dimuisce e quindi il costo – anche se bassissimo in termini di rischio – diventa alto. Sembra un circuito perverso – osserva il ministro durante un evento in streaming – alla propensione alla vaccinazione rende irriducibile uno zoccolo di opportunisti. Se non ci fossero stati i vaccini, gli opportunisti non ci sarebbero stati. E allora qual è il gioco da far aumentiamo agli opportunisti il costo della non vaccinazione. Come glielo aunmenti? È la logica geniale del green pass: gli fai fare il tampone, che è un costo psichico oltre che monetario”.

Green Pass, la strategia di Draghi: un passo alla volta ma la strada è segnata

di

Tommaso Ciriaco

Emanuele Lauria

09 Settembre 2021

Il green pass, ha concluso la riflessione Brunetta, “ha questo obiettivo: schiacciare gli opportunisti ai minimi livelli di non influenza della circolarità del virus”.

Intanto, ieri è arrivata un’ulteriore estensione del Green Pass. Il Consiglio dei ministri ha approvato all’unanimità il decreto sul Green Pass (compresa la Lega che questa volta ha voato a favore) che si compone di tre articoli: fino al 31 dicembre, quando scadrà lo stato d’emergenza, “chiunque accede a tutte le strutture scolastiche, educative e formative” nonché in quelle appartenenti “alle istituzioni universitarie e dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica” dovrà avere ed esibire il green pass. Dalla misura sono esclusi gli studenti e coloro che sono esentati dal vaccino. A controllare che chiunque acceda, a partire da chi lavora nelle mense, nelle ditte di pulizia o chi effettua lavori di manutenzione, abbia il pass saranno i dirigenti delle istituzioni scolastiche ma anche i datori di lavoro. Previste sanzioni da 400 a mille euro sia per chi non ha il pass sia per i dirigenti e i datori di lavoro ai quali sono demandati i controlli. Il decreto introduce invece l’obbligo vaccinale per coloro che per motivi di lavoro devono accedere alle Rsa, anche se dipendenti di ditte esterne: scatterà dal 10 di ottobre e prevede, in caso non si abbia il pass, la sospensione della prestazione lavorativa e dunque dello stipendio. Anche in questo caso i controlli spettano ai dirigenti delle strutture sanitarie e ai datori di lavoro.

Related articles

You may also be interested in

Headline

Never Miss A Story

Get our Weekly recap with the latest news, articles and resources.
Cookie policy

We use our own and third party cookies to allow us to understand how the site is used and to support our marketing campaigns.