Venezia 78. Leoni, la cerimonia di premiazione in tempo reale. L’Italia spera

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L’Italia spera per questi Leoni. In un’edizione con cinque titoli italiani, non succedeva dagli anni Ottanta, il nostro cinema ha fatto bella figura e la speranza che il merito venga riconosciuto nel verdetto della giuria di Bong Joon – ho (grande amante del nostro cinema) è più che giustificata. La cerimonia di chiusura è condotta dalla madrina Serena Rossi che 12 giorni fa aveva aperto il festival ricordando donne e artisti afghani e a tutti i talenti, italiani e internazionali, che hanno sofferto per il Covid e le restrizioni. “Sono stati giorni intensi perché la Mostra è stata intensa, al centro gli esseri umani e le loro fragilità che sono anche i loro punti di forza – ha detto la madrina nell’apertura – è stata una Mostra gioiosa, le star internazionali di tutto il mondo, sono stati giorni incredibili, persone provenienti da tutte le parti del mondo a parlare di cinema, le sale sempre piene. Ci siamo ritrovati, siamo ritornati a casa, seduti seppur distanziati, uno accanto all’altro sotto il grande schermo. Finalmente. Grazie alle persone che con dedizione fanno cinema alle persone che sono tornate e quelle che torneranno al cinema”.

Il primo premio assegnato è quello degli spettatori una novità di quest’anno, il vincitore è Il cieco che non voleva vedere Titanic di Teemu Nikki presentato nella sezione Orizzonti. “Il film sarà nelle sale la prossima settimana, andate a vederlo” ha detto dal palco il regista. Sul fronte della realtà virtuale, che la Mostra sostiene ormai da diversi anni, sono stati premiati End of night di David Adler come migliore storia VR mentre la migliore esperienza virtuale è stata giudicata Le bal de Paris di Bianca Li. Infine il Gran Premio della Giuria per la migliore opera VR è andato a Goliath: Playing with Reality di Barry Gene Murphy, May Abdalla. Il Leone del futuro Luigi De Laurentiis, dedicato alle opere prime 100.000 dollari da dividere tra regista e produttore, è andato a Immaculat di Monica Stan e George Chiper-Lillemark.

Il cast de ‘Il bambino nascosto’ (agf)

Il film di chiusura è Il bambino nascosto di Roberto Andò con Silvio Orlando nei panni di un professore che vive chiuso nel suo appartamento napoletano tra libri e spartiti, quando un ragazzino che sfugge dalla camorra gli si infila in casa in cerca di un porto sicuro. La sua vita non sarà più la stessa.

Paolo Sorrentino e Filippo Scotti (afp)

Paolo Sorrentino è arrivato con il giovane protagonista Filippo Scotti, suo alter ego nel suo film più personale È stata la mano di Dio a vent’anni esatti dall’esordio con L’uomo in più che venne presentato sempre qui a Venezia. Il film, ispirato alla vera storia della famiglia del regista, racconta di un diciottenne alle prese con un grande dolore, la morte dei genitori, e le incertezze del proprio futuro. Sullo sfondo la Napoli che ha accolto Diego Armando Maradona e che si prepara a vincere lo scudetto. Sul tappeto rosso anche Toni Servillo che nel film interpreta il padre.

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