Sampdoria-Inter 2-2: frenata nerazzurra, Yoshida e Augello rispondono a Dimarco e Lautaro

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GENOVA – Lo scorso gennaio l’Inter di Antonio Conte si presentò a Marassi contro la Sampdoria con l’evidente intenzione di non prendere gol e ripartire in contropiede. Complice un po’ di sfortuna, di reti ne aveva incassate due ed era tornata a Milano sconfitta. Questa nuova Inter di Simone Inzaghi al Ferraris è scesa in campo con l’obiettivo manifesto di imporre il proprio gioco. E lo ha fatto, per lunghi tratti della partita. Ma non è bastato per sconfiggere la squadra di D’Aversa, organizzata e ricca di carattere, per due volte superata e sempre capace di pareggiare. È così finita 2-2 una partita faticosa, giocata sotto il sole a picco del mezzogiorno genovese dopo un’intensa pausa per le nazionali.

<< La cronaca della partita >>

La pennellata di Dimarco

L’Inter ha aggredito la partita con un palleggio fitto, tutto a due tocchi, innescato dai difensori. La prima vera occasione l’ha però avuta la Sampdoria, con Thorsby che al quarto minuto ha sprecato un bel cross di Augello, specialità della casa ed eredità dei tempi di Ranieri. Ma nemmeno un quarto d’ora dopo è arrivato il vantaggio interista, con Lautaro che ha fatto innervosire Colley portandolo al fallo al limite dell’area, e Dimarco che ha segnato la punizione perfetta, gonfiando la parete laterale interna della porta. Era dal 2009 che un giocatore italiano – l’ultimo era stato Balotelli – non segnava su punizione per l’Inter.

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Rinascita Samp, capolavoro Barella

Alla mezz’ora, reagendo all’iniziativa interista, la Samp ha cambiato ritmo e i nerazzurri per qualche minuto si sono fatti sorprendere. Così, dagli sviluppi di un calcio d’angolo, è arrivato al minuto 33′ il pareggio doriano: rinvio molle di testa di Perisic, rimpalli vari, tiro di Yoshida, deviazione di Dzeko, Handanovic immobile e beffato. Ma sul finire del tempo una giocata di Nicolò Barella ha riportato l’Inter in vantaggio: scatto palla al piede a centrocampo, doppio dribbling, lancio millimetrico per Lautaro che, per nulla fiaccato dall’impegno con la sua Argentina, ha segnato al volo di sinistro. E sale così a tre il numero delle gare di Serie A consecutive (contando quella con l’Udinese della scorsa stagione) in cui il Toro è andato in gol.

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Perla di Augello

Per l’Inter la ripresa è cominciata con un brusco risveglio. Innescato da Bereszynski, Augello ha segnato il gol del 2-2 con un fortissimo sinistro al volo. I nerazzurri hanno reagito con carattere ma con poca precisione. Al minuto 6′ Perisic ha calciato troppo forte una palla per Dzeko, che sotto porta ha lisciato. Inzaghi è intervenuto con una serie di cambi che in tredici minuti hanno quasi completamente stravolto il centrocampo: dentro D’Ambrosio per Perisic, Barella spostato davanti alla difesa, Sensi  e Vidal mezzali, dentro Correa per Lautaro e Dumfries (entrato al posto di Dimarco) in fascia destra, con Darmian spostato sulla sinistra. E proprio da Correa al 28′ è arrivata la più bella occasione per il terzo gol, neutralizzata da un ottimo riflesso di Audero.

La fatica dopo le nazionali

Nel finale: crampi per diversi calciatori, gioco spesso fermo, nervosismo e ritmi rallentati. Segno che le partite sotto il sole alle 12:30 dopo la pausa delle nazionali sono un impegno fisico forse eccessivo per chi scende in campo. Con le due reti del Ferraris, l’Inter porta a 22 il numero di gare di Serie A consecutive in cui ha fatto gol. Il record di 23 reti del 2009 potrebbe essere pareggiato sabato a San Siro contro il Bologna. Ma prima ci sarà la partita di Champions League mercoledì sera a San Siro contro il Real Madrid.

Sampdoria-Inter 2-2 (1-2)
Sampdoria (4-4-2): Audero, Bereszynski, Yoshida, Colley, Augello (32′ st Murru), Candreva, Adrien Silva (43′ st Torregrossa), Thorbsy, Damsgaard (32′ st Verre), Caputo, Quagliarella (22′ st Askildsen) (33 Falcone, 12 Depaoli, 4 Chabot, 19 Dragusin, 25 Alex Ferrari, 70 Trimboli, 11 Ciervo, 20 Ihattaren). All.: D’Aversa.
Inter (3-5-2): Handanovic, Skriniar, De Vrij, Dimarco (21′ st Dumfries), Darmian, Barella, Brozovic (8′ st Vidal), Calhanoglu (21′ st Sensi), Perisic (8′ st D’Ambrosio), Lautaro (17′ st Correa), Dzeko ( 21 Cordaz, 97 Radu, 11 Kolarov, 13 Ranocchia, 5 Gagliardini, 8 Vecino, 7 Sanchez). All.: S.Inzaghi.
Arbitro: Orsato di Schio
Reti: nel pt 17′ Dimarco, 33′ Yoshida, 44′ Lautaro; nel st 2′ Augello.
Angoli: 4 e 4
Recupero: 2′ e 6′.
Ammoniti: Brozovic, Thorsby, Bereszynski, Colle, Adrien Silva, Dzeko, Correa, Vidal per gioco falloso.

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