Bagnaia, prima vittoria in MotoGp: battuto Marc Marquez, Mondiale riaperto

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ARAGON – Per 7 volte negli ultimi 3 giri il Cannibale lo ha attaccato e sorpassato, sembrava la fine di un sogno: ma Pecco ha sempre risposto da fuoriclasse, mettendoselo dietro fino al traguardo. Bagnaia in Aragona vince la sua prima gara di una carriera in MotoGP che si annuncia luminosa: per come ha saputo dominare e battere un campione del calibro di Marquez, ma anche per l’impressione offerta da una Ducati potentissima e finalmente agile. “Ha pennellato le curve come Pinturicchio: che capolavoro”, dice di lui l’ingegner Gigi Dall’Igna, ancora emozionato per una sfida batticuore, dominata nei primi 20 giri dal suo pilota che è poi stato protagonista di uno straordinario finale. Il 24enne piemontese ora è 2° in classifica a 53 punti dal leader Quartararo, che con la Yamaha oggi non è andato oltre un modesto 8° posto. La corsa per il titolo si riapre. Il podio è completato dal campione in carica Mir, con la Suzuki. Splendido 4° posto per l’Aprilia di Aleix Espargarò. Poi Miller e il rookie romagnolo Enea Bastianini: tra Borgo Panigale e Noale, sono 4 moto italiane nelle prime 6. Un altro nostro pilota va a punti: è Petrucci, 15°. Più lontano Valentino 19° tra Vinales e il fratello Luca Marini.

<< La cronaca della gara >>

“Questa vittoria è una liberazione”

“Sono veramente felice, abbiamo lavorato molto per arrivare a questo risultato”, festeggia Pecco. “Ogni volta ci avvicinavamo, ma poi succedeva sempre qualcosa di storto. Questo successo è una liberazione, e voglio ringraziare tutti: la mia squadra, la famiglia, la mia ragazza. So che Marc non è al 100% ma con la voglia di vincere e la rabbia che aveva questo pomeriggio, era molto competitivo. Ce l’ho messa veramente tutta”, se la ride, stappando il Prosecco Doc.

Il Cannibale: “Bagnaia, gara incredibile”

“Il vecchio Marquez è tornato, e oggi lo abbiamo un po’ dimostrato”, dice di sé Marc, ancora sofferente al braccio destro. “Devo ritrovare il livello migliore, ma mi sono goduto la lotta con Pecco negli ultimi giri. Ci ho provato, è quello che mi piace fare. Bagnaia ha fatto una gara incredibile, io sono felice per il podio”. Più scuro in volto Mir: “Sono stanco perché ho dato il 110% e sinceramente mi sento un po’ deluso: speravo in un miglior risultato e di lottare per la vittoria”.

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12 Settembre 2021

Marquez esplosivo, Pecco al comando

Al via Marc Marquez è riuscito a bruciare tutti tranne Pecco, e – mentre il Cannibale finiva stretto tra la coppia ufficiale Ducati – l’Aprilia di Aleix Espargarò si è messa alle spalle del terzetto, davanti a Mir e un elettrico Martin: 4 moto italiane nelle prime 6, e davanti a un Quartararo che per la prima volta è sembrato in difficoltà, stretto tra le Ktm di Lecuona e Binder. In fondo al gruppo, dopo le cadute di Alex Marquez e Dixon, due campioni che solo qualche mese fa erano i piloti ufficiale della Yamaha: Vinales sulla RS-GP di Noale, Valentino malinconico e ultimo.

Quartararo lontano e la Bestia lo attacca

A metà gara la coppia Bagnaia-Marquez si è presa 3 secondi di vantaggio sull’australiano, che all’improvviso è andato largo regalando 2 posizioni a un concretissimo Mir e Alex. Scivolato al 9° posto, Quartararo è stato costretto a difendersi dall’entusiasta, scorbutico rookie Bastianini. Davanti, col passare dei giri il catalano si è incollato al piemontese sfruttandone le traiettorie – più efficace in ingresso e percorrenza curva, con la GP21 che allungava di potenza sul dritto – ma restando prudentemente alle sue spalle in attesa di uno scontato attacco nel finale.

Sette sorpassi, un finale da batticuore

A 3 giri dalla fine il primo sorpasso – subito restituito – di Marquez su Bagnaia, mentre più dietro Bastianini riusciva ad avere finalmente la meglio su Quartararo. Secondo attaco del Cannibale, nuova risposta di Pecco. Non c’è 2 senza 3, 3 senza 4: a -2 dalla fine e per 2 volte, ancora la Honda davanti per pochi istanti con la Ducati di nuovo a comandare. Sul traguardo prima dell’ultimo giro il 5° attacco, poi il 6°. Marquez, furibondo, ci provava ancora per la settima volta: Bagnaia lo lasciava passare, l’altro andava inevitabilmente larghissimo e il ragazzo torinese passava per l’ultima definitiva volta. Che emozione.

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