Enrico Michetti, il tribuno radiofonico del centrodestra, primo con il 31% delle preferenze. A seguire Roberto Gualtieri, candidato del centrosinistra, secondo con il 27% dei voti. Quindi la grillina Virginia Raggi al 19,1% e Carlo Calenda al 18,9%, di fatto appaiati al terzo posto. I risultati del sondaggio che il gruppo Gedi ha commissionato a YouTrend per le Comunali del 3 e 4 ottobre propongono ai romani un ballottaggio all’insegna del vecchio bipolarismo: Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia da una parte, il Pd e la sinistra dall’altra.
Fuori dai giochi il Movimento 5 Stelle e il progetto civico del leader di Azione. Anche se gli esclusi sperano ancora: il 44,1% degli 802 intervistati spiega di essere indeciso, di non saper ancora per chi voterà, oppure di non volersi presenterà alle urne. “C’è un’area grigia importante – spiega Lorenzo Pregliasco, direttore di YouTrend – e di solito il 10% degli elettori decide per chi votare soltanto l’ultimo giorno. In ogni caso è improbabile pensare a un ballottaggio diverso di quello tra Michetti e Gualtieri. La forbice tra il dem e chi lo insegue non mette l’ex ministro del Tesoro completamente al riparo. Ma immaginare stravolgimenti è difficile. Gli elettori vanno pur sempre mobilitati e la campagna elettorale fin qui è sembrata sottotono”.
Proprio come la prestazione di Michetti, che va 6 punti sotto rispetto al centrodestra. La coalizione che lo supporta è data al 36,9%. Anche Gualtieri va sotto di 2,6 punti rispetto al centrosinistra, che raggiunge quota 29,6%. La differenza finisce nel bottino di Raggi e Calenda. La pentastellata, nel bene o nel male sotto i riflettori da cinque anni, invece corre più veloce della sua coalizione: il Movimento e le sei liste civiche della sindaca uscente si attestano al 16%. Il leader di Azione prende 6,7 punti in più rispetto alla sua civica.
Uno sforzo che, come visto, non dovrebbe comunque valere l’approdo al secondo turno. In caso di sfida a due tra Gualtieri e Michetti, il deputato dem vincerebbe con il 58,5% delle preferenze. Calenda batterebbe l’avvocato del centrodestra con il 61,6% dei voti. Per il tribuno di Giorgia Meloni l’unica sfida alla portata è quella con Raggi, da cui uscirebbe vittorioso conquistando il 53,9% degli elettori.
Un passo indietro. Tornando al primo turno, ai romani che hanno partecipato alla rilevazione è stato anche chiesto di indicare il partito per cui voteranno. La prima forza a Roma risulta essere il Pd con il 21.9% dei voti. Seguono Fratelli d’Italia (18,3%), M5S (13,4%), la lista di Calenda (12,2%), Lega (10,7%) e Forza Italia (4.9%).
Piuttosto generalizzata, come si legge nelle tabelle da oggi online, la sfiducia nei confronti dei leader. Bene il premier Mario Draghi e il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il primo piace al 62,2% degli intervistati ,il secondo del 69.3%. Tutti gli altri sono ben sotto il 50%. Giuseppe Conte, sommando chi nutre molta e abbastanza fiducia nei suoi confronti, arriva al 39,8% di gradimento. Comunque meglio del suo Movimento a Roma. Seguono Giorgia Meloni al 32,5%, Enrico Letta al 29,5% e Matteo Salvini al 22,8%.