SUL VOLO PAPALE DI RIENTRO DA BRATISLAVA – Dice che “anche nel collegio cardinalizio ci sono alcuni negazionisti e uno di questi, poveretto, è ricoverato con il virus – il cardinale Burke, ndr – . Ironia della vita. Ma a parte un piccolo gruppo – hanno paura, bisogna chiarire con serenità – in Vaticano sono tutti vaccinati”. Commenta poi la risoluzione di Strasburgo che invita a riconoscere i matrimoni omosessuali e dice che “anche se ci sono leggi che cercando di aiutare le situazioni di tanta gente che ha un orientamento sessuale diverso ed anche se è importante” perché così “gli Stati hanno possibilità civilmente di sostenerli, di dare loro sicurezza di eredità, salute, etc”, tuttavia queste leggi non hanno “niente a che vedere con il matrimonio come sacramento, che è tra un uomo e una donna. Delle volte creano confusione. Sono fratelli e sorelle tutti uguali, il Signore è buono, vuole la salvezza di tutti, ma per favore non fare che la Chiesa rinneghi la sua verità”. Spiega poi di non aver “mai rifiutato l’eucaristia a nessuno” e che, come già detto altre volte, “l’aborto è un omicidio”. La Chiesa non cambia la sua posizione, ma “ogni volta che i vescovi hanno gestito non come pastori un problema si sono schierati sul versante politico”. Sono parole di Papa Francesco pronunciate dialogando con i giornalisti sul volo che da Bratislava lo ha riportato a Roma, a conclusione del viaggio a Budapest e in Slovacchia.
Santo Padre, perché ha deciso di partecipare dopo 21 anni al Congresso eucaristico a Budapest e come vede il cristianesimo in Europa?
“Sono tanti i valori degli ungheresi, mi ha colpito il senso dell’ecumenismo con una profondità grande, grande. In genere, l’Europa – lo dico sempre – deve riprendere i sogni dei suoi padri fondatori. L’Unione Europea non è una riunione per fare le cose, c’è uno spirito alla base della Ue che hanno sognato Schumann, Adenauer, De Gasperi. C’è il pericolo che sia soltanto un ufficio di gestione, e questo non va. La Ue deve essere indipendente, si deve piuttosto andare alla mistica, cercare le radici dell’Europa e portarle avanti. E tutti i paesi devono andare avanti. È vero che alcuni interessi, forse non europei, cercano di usare l’Unione Europea per le colonizzazioni ideologiche, e questo non va”.
La vaccinazione ha diviso i cristiani in Slovacchia. Lei dice che è atto di amore fare il vaccino ma ci sono stati diversi approcci nelle diocesi. Come riconciliarci su questo tema?
“È un po’ strano perché l’umanità ha una storia di amicizia con i vaccini: il morbillo, la poliomielite… forse questa virulenza è dovuta all’incertezza, non solo della pandemia. C’è il tema della diversità dei vaccini e anche la fama di alcuni vaccini che sono un po’ come acqua distillata, e tutto questo ha creato una paura. Altri dicono che è un pericolo perché col vaccino il virus ti entra dentro. Anche nel collegio cardinalizio ci sono alcuni negazionisti e uno di questi, poveretto, è ricoverato con il virus. Ironia della vita. Non so spiegare, ma alcuni dicono che i vaccini non sono sufficientemente sperimentati. In Vaticano sono tutti vaccinati tranne un piccolo gruppetto che si sta studiando come aiutare. Hanno paura bisogna chiarire con serenità”.
Com’è andato l’incontro di domenica con Orban? Avete toccato il tema dei migranti? Cosa pensa delle leggi sugli omosessuali che ha promulgato.
“È stato il Presidente della Repubblica – Janos Ader, ndr – a venire da me, ha avuto questo garbo, è la terza volta che lo incontro, ed è venuto con il primo ministro e con il viceministro. Ha parlato il Presidente. Il primo tema è stata l’ecologia, davvero chapeau a voi ungheresi, la coscienza ecologica che voi avete: mi ha spiegato come purificano i fiumi, cose che io non sapevo. Poi io ho domandato sulla media dell’età, perché sono preoccupato dell’inverno demografico, in Italia la media dell’età è 47 anni, in Spagna credo peggio ancora, tanti villaggi sono vuoti o con tanti anziani. Come si risolve? Il presidente mi ha spiegato le leggi che hanno per aiutare le coppie giovani a sposarsi, ad avere figli. Interessante, è una legge che assomiglia abbastanza alla legge francese, ma più sviluppata. Lì hanno aggiunto qualcosa il primo ministro e il viceministro su come sono queste leggi. Sull’immigrazione niente. Poi siamo tornati sull’ecologia. La famiglia, nel senso della demografia: si vede che c’è tanta gente giovane, tanti bambini. Anche in Slovacchia, tante coppie giovani. Adesso la sfida è cercare posti di lavoro, perché non vadano fuori a cercarlo. Queste sono state le cose… Ha parlato sempre il Presidente, ambedue i ministri aggiungevano qualche dato. L’incontro è durato abbastanza, circa 40 minuti”.
Lei spesso ha detto che siamo tutti peccatori e che l’eucaristia non è premio per i percetti. Negli Usa dopo le ultime elezioni c’è stato tra i vescovi una discussione sul dare la comunione ai politici che hanno sostenuto le leggi sull’aborto, e ci sono vescovi che vogliono negare comunione al presidente e alle altre cariche. Altri vescovi sono favorevoli, altri dicono di non usare eucarestia come arma. Lei cosa pensa e che cosa consiglia ai vescovi? E lei come vescovo in tutti questi anni, ha pubblicamente rifiutato l’eucaristia a qualcuno?
“Non ho mai rifiutato l’eucaristia a nessuno, non so se è venuto qualcuno in queste condizioni! Questo da prete. Mai sono tato cosciente di avere avuto davanti a me una persona come quella che lei mi descrive. L’unica volta che ho avuto una cosa simpatica è stata quando sono andato a servire messa in una casa di riposo, ero nel salotto, e ho detto: chi vuole la comunione? Tutti i vecchietti hanno alzato la mano. Una vecchietta ha alzato la mano ha preso la comunione e ha detto: ‘Grazie, sono ebrea’. E io: ‘Anche quello che ti ho dato è ebreo!’. La comunione non è premio per i perfetti – pensiamo al giansenismo – la comunione è un dono, un regalo, è la presenza di Gesù nella Chiesa e nella comunità. Poi, coloro che non stanno nella comunità non possono fare la comunione, come questa signora ebrea, ma il Signore ha voluto premiarla a mia insaputa. Secondo problema, quello dell’aborto: è più di un problema, è un omicidio, chi fa un aborto uccide, senza mezze parole. Prendete voi un qualsiasi libro di embriologia per studenti di medicina. La terza settimana dal concepimento, tutti gli organi stanno già lì, tutti anche il DNA… è una vita umana, Questa vita umana va rispettata, questo principio è così chiaro! A chi non può capire, farei questa domanda: è giusto uccidere una vita umana per risolvere un problema? È giusto assumere un sicario per uccidere una vita umana? Scientificamente è una vita umana. È giusto farla fuori per risolvere un problema? È per questo la Chiesa è così dura su questo argomento perché è se accettasse questo è come se accettasse l’omicidio quotidiano. Mi diceva un Capo di Stato che il calo demografico è cominciato perché in quegli anni c’è stata una legge sull’aborto così forte che hanno fatto sei milioni di aborti e questo ha lasciato un calo di nascite nella società di quel Paese. Riguardo a quella persona che non è nella comunità, non può fare la comunione. E questa non è una pena, è fuori. Ma il problema non è teologico, è pastorale, come noi vescovi gestiamo pastoralmente questo principio. Se noi guardiamo la storia della Chiesa vedremo che ogni volta che i vescovi hanno gestito non come pastori un problema si sono schierati sul versante politico. Pensiamo alla notte di San Bartolomeo, eretici, sì, sgozziamoli tutti… Pensiamo alla caccia alle streghe…. a Campo di Fiori, a Savonarola. Quando la Chiesa per difendere un principio lo fa non pastoralmente, si schiera sul piano politico, questo è sempre stato così, basta guardare la storia. Cosa deve fare il pastore? Essere pastore, non andare condannando. Essere pastore, perché è pastore anche per lo scomunicato. Pastori con lo stile di Dio che è vicinanza, compassione e tenerezza. Tutta la Bibbia lo dice. Non conosco bene bene i dettagli degli Stati Uniti… Ma se lei è vicino, tenero, e dà la comunione? È un’ipotesi, il pastore sa cosa fare, in ogni momento. Ma se esce dalla pastoralità della Chiesa diventa un politico e questo lo vedete in tutte le condanne non pastorali della Chiesa… Se lei dice si può dare o non dare, questa è casistica… Si ricorda la tempesta che si è scatenata con ‘Amoris laetitia’? Eresia, eresia! Per fortuna che c’era il cardinale Schoenborn, grande teologo, che ha chiarito le cose… Sono figli di Dio e hanno bisogno della nostra vicinanza pastorale, poi il pastore risolve le cose come lo Spirito gli indica”.
Credo che questo messaggio che sto per darle lo considererà come un regalo, mi ha chiesto di darglielo Edith Bruck, la scrittrice ebrea che lei ha visitato a casa, un lungo messaggio firmato “sua sorella Edith”, in cui la ringrazia per i gesti e gli appelli contro l’antisemitismo di questo viaggio.
“L’antisemitismo sta risorgendo, è alla moda, è un cosa brutta – brutta…”.
Lei ne ha parlato con le autorità ungheresi e da Strasburgo è arrivata una risoluzione che invita a riconoscere i matrimoni omosessuali. Qual è il suo pensiero?
“Il matrimonio è un sacramento, la Chiesa non ha potere di cambiare i sacramenti così come il Signore li ha istituiti. Ci sono leggi che cercano di aiutare le situazioni di tanta gente che ha un orientamento sessuale diverso. È importante, gli Stati hanno possibilità civilmente di sostenerli, di dare loro sicurezza di eredità, salute, etc, non solo per gli omosessuali, ma per tutte le persone che vogliono associarsi. Ma il matrimonio è matrimonio. Questo non vuol dire condannarli, sono fratelli e sorelle nostri, dobbiamo accompagnarli. Ci siano leggi civili, per le vedove ad esempio, che vogliano associarsi con una legge per avere servizi… c’è il Pacs francese, ma niente da vedere con il matrimonio come sacramento, che è tra un uomo e una donna. Delle volte creano confusione. Sono fratelli e sorelle tutti uguali, il Signore è buono, vuole la salvezza di tutti, ma per favore non fare che la Chiesa rinneghi la sua verità. Tante persone di orientamento omosessuale si accostano alla penitenza, chiedono consiglio al sacerdote, la Chiesa li aiuta, ma il sacramento del matrimonio è un’altra cosa”.