Scuola, prime classi in quarantena. Ecco le regole per i positivi e i loro contatti

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Trenta a Milano, sette nel lodigiano, dieci in provincia di Reggio Emilia, otto in Alto Adige, tre a Cremona, una ad Ussana e così via. A pochi giorni dal suono della prima campanella la mappa dell’Italia inizia a colorarsi di piccoli puntini, per ora sparuti e sparpagliati, delle prime classi in quarantena. Ed è rispuntata la didattica a distanza. In molti casi, spiega ad esempio il direttore del dipartimento di sanità pubblica dell’Ausl di Reggio Emilia, Emanuela Bedeschi, “sono situazioni legate a focolai familiari o rilevati all’esterno delle scuole, che si sono manifestati quando già i bambini avevano iniziato la frequenza”. Altrove, Ostia, Acilia, Roma Est, a casa sono andati solo i contatti stretti del contagiato, “la bolla” di 5-6 alunni nel caso di un asilo ad esempio, oltre all’educatore. 

“Fino a quando non si sdoppiano le classi, il ritorno in presenza sarà insicuro e poco sostenibile in assenza del rispetto delle regole sul distanziamento. Servono test salivari periodici e domestici e una nuova politica di tracciamento dei contagi” attacca il sindacato Anief.

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Viola Giannoli

15 Settembre 2021

Il ministro Patrizio Bianchi aveva spiegato, in un’intervista a Repubblica, che in caso di contagio solo una classe sarebbe stata chiusa e in caso di grosso focolaio il singolo istituto. Ora Matteo Renzi, leader di Italia Viva, chiede che vengano cambiate le norme sull’isolamento: “Spero che, per evitare la follia della Dad, cambino rapidamente le regole della quarantena per i vaccinati”. E Stefano Bonaccini, governatore dell’Emilia Romagna, aggiunge: “Rivedere la normativa sulla quarantena a scuola per evitare che anche classi di tutti vaccinati vadano in quarantena? Sì, facendo poi il test, la verifica rapida, si può, se non ci sono problemi, ritornare subito in presenza. È una questione che il ministero deve prendere in considerazione e valutare”.

Intanto a oggi aiutano le Faq pubblicate dal ministero dell’Istruzione a fare chiarezza.

Come si procede se l’alunno o il docente risulta positivo al test molecolare?
Dovrà essere messo in isolamento domiciliare, invitandolo a raggiungere al più presto la propria abitazione e attivando la procedura di segnalazione e contact tracing da parte della Asl territoriale competente.

Quanto dura la quarantena per chi ha completato il ciclo vaccinale da almeno 14 giorni?
Dipende. I contatti stretti possono rientrare a scuola dopo un periodo di quarantena di almeno 7 giorni dall’ultimo contatto con il caso positivo, a patto che il tampone molecolare o antigenico al termine dell’isolamento risulti negativo. Qualora non fosse possibile eseguire un test molecolare o antigenico tra il settimo e il quattordicesimo giorno, si può valutare di concludere il periodo di quarantena dopo almeno 14 giorni dall’ultima esposizione al caso positivo, anche in assenza di tampone. Se invece si tratta di un contatto asintomatici a basso rischio non bisogna sottoporsi alla quarantena.

Quanto dura la quarantena dei non vaccinati o di quanti non hanno completato il ciclo vaccinale da almeno 14 giorni?
Anche in questo caso i contatti asintomatici a basso rischio non devono sottoporsi a quarantena. Invece i contatti asintomatici ad alto rischio possono rientrare in comunità dopo un periodo di quarantena di almeno 10 giorni dall’ultima esposizione al caso positivo, ma devono fare un test molecolare o antigenico con risultato negativo. In assenza del test, anche in questo caso, la quarantena si chiude dopo almeno 14 giorni dall’ultima esposizione al caso, senza necessità di esame diagnostico molecolare o antigenico.

Scuola, dal Green Pass alla doppia campanella, alla palestra e alle mense: così si tornerà in classe

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Viola Giannoli

31 Agosto 2021

Quali sono i contatti “a basso rischio”?
Un contatto a basso rischio è una persona che ha avuto un contatto diretto (faccia a faccia) con un caso accertato di Covid-19, a una distanza inferiore ai 2 metri e per meno di 15 minuti; oppure una persona che si è trovata in un ambiente chiuso (ad esempio un’aula) o che ha viaggiato in macchina o su un bus con un caso Covid-19 per meno di 15 minuti.

Quali sono i sintomi per valutare se non mandare a scuola il proprio figlio?
Niente scuola per chi ha temperatura oltre i 37,5° o altri sintomi simil-influenzali. In questo caso bisogna chiamare il proprio medico di famiglia e l’autorità sanitaria. Lo stesso vale per chi è stato a contatto con persone positive al virus o è stato in vacanza in una zona a rischio nei 14 giorni precedenti il ritorno a scuola.

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Michele Bocci

19 Agosto 2021

Sono previste azioni di screening per gli studenti?
L’Istituto Superiore di Sanità, in collaborazione con il ministero della Salute, il Commissario straordinario all’emergenza Covid e il ministero dell’Istruzione, ha definito un piano di screening della popolazione scolastica, con particolare attenzione alla fascia di età che va tra i 6 e i 12 anni ed è esclusa dalle vaccinazioni. Le scuole interessate saranno progressivamente individuate in collaborazione fra autorità sanitarie e uffici scolastici. Sono le cosiddette “scuole sentinella” dove verranno avviati screening volontari attraverso i tamponi salivari molecolari. L’operazione è già partita.

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