Il giudice blocca i licenziamenti alla Gkn

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Il Tribunale del Lavoro di Firenze ha revocato l’apertura dei licenziamenti collettivi per la Gkn di Campi Bisenzio (Firenze). I giudici hanno dato ragione ai sindacati, che avevano impugnato il procedimento avviato verso i 422 dipendenti licenziati dal gruppo, che per il Tribunale ha violato l’articolo 28 dello Statuto dei Lavoratori, mettendo in atto comportamenti anti sindacali. I lavoratori erano stati informati di aver perso il posto con una email.

Il segretario della Fiom Firenze e Prato, Daniele Calosi, che ha presentato la denuncia in tribunale a Firenze esulta: “Il sindacato ha fatto tutto quello che poteva e ha vinto. Ora tocca alla politica fare tutto quello che ci hanno promesso in modo che l’azienda non possa riaprire la ventenza”n passaggio della provvedimento con cui sono stati revocati i licenziamenti collettivi – in parziale accoglimento del ricorso, accertata l’antisindacalità delle condotte” di Gkn nel licenziare 422 dipendenti via email. Il Tribunale, dunque, a Gkn di “revocare la lettera di apertura della procedura ex L.233/91” e di “porre in essere le procedure di consultazione e confronto dell’articolo 9 parte prima CCNL e dell’accordo aziendale del 9 luglio 2020 indicato in motivazione”. Gkn, inoltre, dovrà pubblicare “il testo integrale” del decreto su diversi quotidiani e pagare le spese di giudizio alla Fiom, che tramite gli avvocati Andrea Stramaccia e Franco Focareta, aveva promosso il ricorso contro i licenziamenti collettivi.

“Come segretario generale della Fiom Firenze e Prato, che ha fatto ricorso contro Gkn per atteggiamento antisindacale, gli avvocati mi hanno comunicato che abbiamo vinto il ricorso e l’azienda deve revocare i licenziamenti”. Lo annuncia su facebook il segretario territoriale di Fiom-Cgil, Daniele Calosi, chge sulta: “Il sindacato ha fatto tutto quello che poteva e ha vinto. Ora tocca alla politica fare tutto quello che ci hanno promesso in modo che l’azienda non possa riaprire la ventenza”.

Subito molti altri9 i commenti. “La revoca della apertura dei licenziamenti collettivi Gkn è un primo passo importante per i lavoratori, il risultato degli sforzi dei sindacati e della comunità che sta lottando per il lavoro di tutti. La forza della mobilitazione pacifica, l’attesa per il ministero in queste ore”. Così il deputato dem Filippo Sensi.

Firenze,’Insorgiamo’, in 20mila al corteo per la Gkn

L’ultimora dai palazzi di giustizia, stamani 20 settembre, arriva in apertura di una settimana calda sul fronte dell’azienda di Campi Bisenzio. La vertenza tiene banco da prima dell’estate, da quando la proprietà dell’azienda, che fa capo al Fondo britannico Melrose, ha annunciato la chisura dello stabilimento di Campi e il trasferimento all’estero delle sue attività, inviando una mail che perannunciava ai dipendenti la messa in mobilità da settembre. La fabbrica fu occupata, presidiata dai lavoratori, ed è diventata il simbolo alla guerra alle delocalizzazione, con l’avvio del processo per un’innovazione normativa. Nelle prossime ore dovrebbe riaprirsi il tavolo di confronto al Mise. E il 22 settembre sarebbero dovute partire i licenziamenti.

Firenze, per la Gkn in corteo 25 mila persone. Applausi dai balconi. Chiusura al Piazzale: “Si pensi ad uno sciopero generale”

di

Azzurra Giorgi

18 Settembre 2021

Sabato a Firenze 25 mila persone (stime questura 12 mila) hanno sfilato in corteo per la Gkn e per la riforma delle regole sul lavoro, corteo aperto indossando le magliette blu e tenendo alzato il grande striscione con la scritta ‘Insorgiamo’. ‘Siamo tutti Gkn’ lo slogan per chiedere lo stop ai licenziamenti nella fabbrica di Campi Bisenzio. Presenti al corteo i lavoratori della Whirlpool di Napoli con lo striscione ‘Napoli non molla’, la Rsu della Piaggio di Pontedera, gli operai della Sanac di Massa e quelli del distretto tessile di Prato.

Landini ai lavoratori Gkn: “Non vi lasceremo soli”

di

Ilaria Ciuti

03 Settembre 2021

Sulla vertenza è intervenuto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini dalla vicina Empoli dicendo che “le multinazionali, come nel caso della Gkn, non solo sono sparite  ma stanno impedendo ad altre attività di ottenere e realizzare una propria continuità aziendale. Questo accade in particolare nel settore della componentistica dell’automotive, non solo in seguito alla nascita di Stellantis ma perché i prodotti in quel settore stanno radicalmente cambiando”.

Cento sindaci a Draghi per Gkn: “Basta delocalizzazioni, le persone non possono essere trattate così”

di

Alessandro di Maria

11 Settembre 2021

Striscioni hanno invocato – così come i numerosi cori – lo sciopero generale. “Allo stato attuale – ha detto Francesca Re David segretaria generale della Fiom che era a Firenze –  respingiamo la richiesta che l’azienda fa di cassa integrazione per cessazione. La Gkn è un’azienda che va bene che ha commesse, è un’operazione finanziaria dettata da un fondo”. Re David ha chiamato pure in causa il Governo: “Non deve affrontare le crisi industriali così”. Il corteo si è diretto al piazzale Michelangelo. Nel tragitto è stato raggiunto dagli applausi dei passanti e anche da numerosi cittadini affacciati alle finestra. C’era il leader di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, per il quale “la posta in gioco oggi è difendere i diritti del lavoro minacciati in tutto il Paese da un’idea malsana di ripresa della nostra economia che rischia di fare il ritorno allo sfruttamento”.

“Mancano le grandi imprese – ha detto Romano Prodi parlando delle delocalizzazioni durante un evento a Bologna – E’ necessario avere una politica indirizzata al futuro del lavoro. Io sono preoccupato di questo. Pesano le dimensioni aziendali. Non vedo una struttura destinata a fare questo mestiere. Non avendo nessuna grande impresa, non abbiamo nessuno che partecipi ai tavoli in cui vengono prese le decisioni. Gli investimenti in automobili li decidono una decina di persone. Noi non abbiamo nessuno”.

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