Moto, morte Dean Berta Viñales; Fabrizio: “Mi ritiro, troppi bambini in gara”

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“Mi rifiuto di correre per rispetto della vita umana. E mi ritiro. È il momento di dire basta. Lo faccio per mandare un messaggio forte di protesta, affinché le regole cambino per la salvaguardia delle vite umane”. Dopo la tragica morte sul circuito di Jerez del 15enne Dean Berta Viñales durante una gara del campionato Supersport 300, Michel Fabrizio annuncia la sua decisa presa di posizione attraverso il proprio profilo Instagram.

“Il mondo delle moto è cambiato”

“Ho trovato questo mondo cambiato – spiega il pilota, tornato all’età di 37 anni a disputare il campionato Supersport, sei anni dopo aver lasciato il Mondiale Superbike – e ho visto indifferenza da parte della Federazione internazionale, che ha schierato 42 bambini nella Yamaha Cup e altri 42 nel Mondiale 300. Troppi piloti con poca o addirittura pochissima esperienza – sottolinea Fabrizio – e questo non succede solo nel Mondiale, ma anche in campionati nazionali, dove per fare cassa si prende tutto, fino all’ultimo posto disponibile”.

“Da rivedere anche la sicurezza delle piste”

“Il problema c’è nella Moto3, nella Talent Cup e nei campionati nazionali – spiega ancora il pilota, ex istruttore federale – Oltre a ciò vanno riviste anche le piste che devono prevedere spazi di fuga migliori. È ora che intervenga la politica di ogni nazione. Il primo che lanciò un messaggio forte fu Ayrton Senna, che disse come alcune piste fossero pericolose, e solo dopo la sua morte si intervenne. Ad oggi nella Formula1 ci sono meno morti, invece nel motociclismo ultimamente c’è un’ecatombe”.

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