Muore a 37 anni dopo il parto in ospedale, la procura di Latina apre indagine per omicidio

A tre giorni dal parto, dopo aver dato alla luce il suo bimbo, una donna di 37 anni è morta all’ospedale “Goretti” di Latina a causa di un’emorragia. Una tragedia quella avvenuta il 24 settembre scorso nel capoluogo pontino su cui la locale Procura della Repubblica ha aperto un’inchiesta. La donna, Annies Morales Portales, di origine cubana, avrebbe festeggiato il compleanno il 28 settembre e viveva a Latina con il marito, che è ora rimasto solo ad occuparsi del figlio e che ha presentato un esposto, portando il sostituto procuratore Simona Gentile ad aprire un fascicolo, al momento contro ignoti, con l’ipotesi di omicidio colposo.

Il magistrato ha disposto l’autopsia sulla salma della vittima e proprio il 28 settembre affiderà l’incarico al medico legale Saverio Potenza. I familiari della 37enne, assistiti da Studio3A-Valore spa, società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, tramite i consulenti legali Mario Masciovecchio e Angelo Novelli e con la collaborazione dell’avvocato Vincenzo Cortellessa, hanno nominato come loro consulente medico-legale il dott. Augusto Canali.

La donna, già madre di due bambini, sembra non avesse problemi di salute ed era stata ricoverata il 21 settembre scorso per un parto cesareo programmato. Durante la gravidanza, Annies Morales Portales aveva avuto alcune complicanze e i medici del “Santa Maria Goretti” avevano parlato a lei e al marito di possibili emorragie dopo il parto, senza però, specificano da Studio 3A, “mai paventare pericoli di vita”. Da lì la decisione di anticipare il cesareo di circa un mese.

Nessun problema al momento del parto. Il bimbo sta bene, ma un’emorragia tre giorni dopo è risultata fatale alla mamma. “Da  quel poco che è stato detto al marito – precisano sempre i legali della famiglia della vittima – la donna sarebbe stata sottoposta in due giorni a ben cinque interventi chirurgici per cercare di fermare l’emorragia, ma invano”.