Covid, il Cts: “Tifosi allo stadio al 75%. Per cinema e teatri sale piene all’80%”

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Aumenta la capienza di cinema, teatri e sale da concerto ma anche degli stadi. Il Cts ieri sera si è riunito tardi, come da tradizione, per sciogliere uno dei nodi più attesi da molte categorie di lavoratori, primi tra tutti quelli dello spettacolo, e da molti cittadini. Gli esperti del comitato dovevano rispondere a un quesito del ministro alla Cultura Dario Franceschini ma hanno anche affrontato il tema degli stadi, su cui hanno ricevuto una richiesta di intervento dalla sottosegretaria allo Sport Valentina Vezzali.
Ebbene: in zona bianca cade l’obbligo di riempire al massimo al 50% le sale dove si proiettano film e si fanno spettacoli. La soglia viene portata all’80% al chiuso e al 100% all’aperto. Franceschini aveva chiesto la riapertura completa, ma evidentemente i tecnici coordinati da Franco Locatelli non se la sono sentita di aprire all’occupazione del 100% anche al  chiuso. Quell’80% potrà essere rivisto nel prossimo mese, in base tra l’altro a come andranno i contagi. Per quanto riguarda gli stadi e più in generale gli impianti sportivi, dove oggi c’è il limite del 50%, sempre in zona bianca si potrà salire al 75% del totale. In queste strutture, complice il fatto che molti spettatori stanno in piedi, in particolare nelle curve, già si vedevano assembramenti di tifosi, ma si è comunque deciso, viste le pressioni arrivate anche dal mondo del calcio, di aumentare la capienza. Per quanto riguarda gli impianti sportivi al chiuso, come i palazzetti, il limite di capienza sarà portato al 50%. In tutti i casi, cioè durante gli spettacoli e le manifestazioni sportive, sarà sempre obbligatorio avere il Green Pass e indossare la mascherina.
I tecnici hanno anche affrontato la questione musei, dove oggi nel weekend si entra con la prenotazione. Ebbene, adesso il Cts “non pone limitazioni ma raccomanda di garantire l’organizzazione dei flussi per favorire il distanziamento interpersonale in ogni fase con l’eccezione dei nuclei conviventi”.
Le novità dovranno passare per un decreto che il governo sarebbe intenzionato a varare entro la settimana. Il Cts ha deciso «sulla base dell’attuale evoluzione positiva del quadro epidemiologico e dell’andamento della campagna vaccinale». Gli effetti delle riaperture andanno tenuti costantemente sotto controllo.
Già nel primo pomeriggio aveva capito l’esito dell’incontro del Comitato Gabriele Gravina, presidente della Figc: “Credo che gradualmente, per essere abbastanza realisti, si dovrebbe passare al 75% dai primi di ottobre per arrivare a breve al 100%”. Il Cts nei prossimi giorni dovrà esprimersi anche sulla scuola, in particolare sulla possibilità di imporre la quarantena solo ai compagni che sedevano più vicini all’alunno risultato positivo, e non a tutta la classe. Inoltre si deciderà se accorciare la quarantena degli studenti vaccinati, come chiesto anche dalle Regioni, Lazio in testa. Oggi, l’isolamento dura 7 giorni (10 per chi non ha fatto il vaccino): si vorrebbe portarli a 5.
Sul fronte discoteche, i cui gestori chiedono da mesi di ripartire, il ministero dello Sviluppo economico avrebbe appena chiesto un parere sulla riapertura.

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