La benzina scarseggia dopo la Brexit: la Gran Bretagna mette in allerta l’esercito

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Il governo britannico ha messo l’esercito in allerta per collaborare alle operazioni di trasporto del carburante alla luce della crisi che vede la benzina scarseggiare nel Paese. “Un numero limitato di conducenti di autobotti militari verrà messo in allerta e dispiegato se necessario per stabilizzare ulteriormente la catena di approvvigionamento di carburante”, ha fatto sapere il dipartimento per l’Energia in una nota.

Nel Regno Unito, intanto, i prezzi del carburante sono schizzati ai livelli più alti da otto anni. Da giorni, in tutto il Paese, si stanno formando nei piazzali di rifornimento code di automobilisti che vogliono il pieno e diverse aziente sono state esortate a lasciare che i dipendenti lavorino da casa; e intanto il prezzo medio di un litro di benzina è aumentato da 1,3587 sterline venerdì a 1,3659 domenica.

Il governo aveva escluso “per il momento” il ricorso all’esercito per la guida delle autobotti alle stazioni di servizio nel Paese, che soffre la mancanza di camionisti e l’aumento della domanda, innescata dalla crescente paura negli utenti di rimanere a secco.

 Di “misure sensate e precauzionali” ha parlato il sottosegretario all’Energia, Kwasi Kwarteng, che ha rassicurato sulle “solide forniture di carburante” del Regno Unito. “Tuttavia – ha aggiunto – siamo consapevoli dei problemi della catena di approvvigionamento alle stazioni di rifornimento e stiamo adottando misure per aiutarle in via prioritaria”.

Kwarteng ha comunque messo l’accento sul carattere “temporaneo” della misura. Il mondo industriale è convinto che la crisi di carburante sia stata innescata dal panico tra la popolazione piuttosto che da una vera carenza e per questo prevede che l’emergenza rientrerà in pochi giorni.

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