Roma, bufera su Michetti dopo le frasi sulla Shoah: “Per ebrei pietà perché avevano banche”. Comunità ebraiche: “Fa tremare idea diventi sindaco”

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Enrico Michetti scrive, Giorgia Meloni chiama. Un articolo del candidato di centrodestra pubblicato nel 2020 sul sito di RadioRadio da ore fa il giro del web. La leader di Fratelli d’Italia alza il telefono e no, non è contenta. Perché ancora una volta si è alzata la bufera sul modo in cui certi esponenti del partito commentano e parlano dell’Olocausto.

Quando riceve la chiamata di Meloni, Michetti sta scrivendo una nota: “Mai più antisemitismo”. Ma il danno è fatto perché l’articolo scritto da Michetti dal titolo “Buonisti per caso o per interesse?” e ritrovato dal quotidiano il manifesto è visibile a tutti. All’interno si interroga sul motivo per cui “i buonisti” provino più pietà quando ricordano l’Olocausto rispetto ad altri eccidi: “Forse perché non possedevano banche, forse perché non appartenevano a lobby capaci di decidere i destini del pianeta”, la risposta del candidato di centrodestra.

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Che poi, una volta raggiunto dalla bufera, è costretto a chiarire: “La Shoah è stata unica nella sua disumanità contro uomini e donne che non avevano nessuna colpa, il punto più basso della storia. Ricordare altre tragedie della storia non aggiunge o toglie nulla all’Olocausto che rappresenta un unicum”. Ma la retromarcia dell’avvocato non convince.

“Le parole di Michetti sono pericolose e nascondono un inquietante pregiudizio – commenta la presidente della comunità ebraica romana Ruth Dureghello – sono la conferma che c’è una deriva pericolosa. Questa città, medaglia d’oro della Resistenza, non merita comportamenti del genere. Quando chiediamo di ricordare la Shoah non lo facciamo per noi ebrei, lo facciamo perché la Shoah è il paradigma del male e il male va combattuto senza ambiguità”.

Per la presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni sono “scandalose considerazioni sulla Shoah”. L’idea “che le nostre istituzioni cittadine siano guidate da persone il cui pensiero è intriso di pregiudizi fa tremare – aggiunge Di Segni – Cultura del dialogo ed educazione alla memoria di ciò che fu il fascismo siano punti cardine alla base anche delle scelte elettorali”.

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Inevitabilmente, passa in secondo piano la notizia che Guido Bertolaso ha risposto positivamente alla proposta dell’avvocato: il candidato di centrodestra se sarà eletto sindaco vuole proporlo al governo come commissario a Giubileo e rifiuti. L’ex capo della protezione civile si è detto disponibile e “se vincerà Michetti lavorerò gratis giorno e notte”.

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Sulla gestione commissariale del Giubileo è intervenuto anche il dem Roberto Gualtieri che ha detto di volerne prima parlare col premier Mario Draghi. Il candidato sindaco di centrosinistra si è anche detto lusingato dagli apprezzamenti arrivati dal ministro Luigi Di Maio (“Con Gualtieri ho lavorato bene”). Dal M5s ha parlato anche il leader Giuseppe Conte: “Non vedo l’interprete delle politiche di destra come favorito”. Conte ha fatto recapitare le sue congratulazioni alla nuova giunta di Guidonia: insieme al sindaco Michel Barbet (M5S), ora siedono anche due esponenti del Pd. “Nuove alleanze, larghe, in un sistema maggioritario, è l’unico modo per opporsi e vincere contro le destre e governare bene”, ha commentato Nicola Zingaretti che governa il Lazio con esponenti di Azione e M5S. Come Roberta Lombardi, che ha parlato di un “percorso da portare avanti lì dove è possibile”.

Il dialogo tra dem e pentastellati di Guidonia andava avanti da qualche mese e uno dei collanti è stata la comune avversione alla decisione della sindaca uscente Virginia Raggi di riaprire la discarica di Albano. L’ingresso in giunta del Pd è anche propedeutico alle elezioni che si terranno il prossimo anno nel Comune laziale.

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