Manchester United-Atalanta 3-2: i nerazzurri incantano un tempo, ma Cristiano Ronaldo li ribalta

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MANCHESTER – Benvenuti al teatro dei sogni infranti. È stata una meravigliosa illusione quella dell’Atalanta. La classe operaia in paradiso, una Dea sempre più nell’Olimpo del calcio. Mentre i diavoli rossi parevano sprofondare, sempre più giù, all’inferno. Dopo l’anno scorso ad Anfield contro il Liverpool, l’Atalanta sembrava a un passo da un’altra impresa storica in Champions League e in Inghilterra, stavolta nella “romana” Mancunia. Invece, all’Old Trafford, è lo United a mettere il muso davanti. 3-2 di rimonta, Manchester in testa al girone con 6 punti, Atalanta a 4 insieme al Villarreal che ha sbancato in Svizzera contro lo Young Boys. Si torna a Bergamo con amari rimpianti. 

Poco United, Atalant immensa per 45′

Anche perché, nel primo tempo, lo United è una squadra che con Ronaldo, “grande finalizzatore per non pressa per niente” secondo Henry Winter del Times, sembra aver sfilacciato i progressi della scorsa stagione. I primi 45 minuti sono un pianto per il Manchester, nel solco delle ultime anemiche settimane: 4 sconfitte recenti e solo due vittorie in 7 partite. L’unico schema di questa squadra del criticato Solskjaer, a parte i passaggi laterali e qualche scintilla di Bruno Fernandes, sono i lanci da dietro per Rashford che sfida il fuorigioco. Ma la giovane promessa e attivista inglese accumula 45 minuti di disarmante svagatezza, inclusa la traversa a tre metri dalla porta a fine primo tempo, da solo davanti a Musso. I red devils sembrano sempre più una grande incompiuta. Mentre Bruno Fernandes si incupisce e Pogba è in panchina. Per l’Atalanta, di una solidità geometrica e impressionante, diventa così quasi didascalico fare due gol al Teatro dei Sogni, con il suo travolgente spartito. Il primo è un triangolo Ilicic-Zappacosta-Pasalic che al 15esimo insacca. Poi a infilare De Gea, su angolo di Ilicic, è il turco Demiral, nella prima frazione un’insuperabile roccia insieme a un altrettanto straordinario Palomino, con De Roon riciclato centrale. Lo United va al riposo sotto 0-2 in casa. Non capitava dal ’57 contro il Real di Di Stefano.

I tre motivi della riscossa dello United

Se lo United ribalta il match nel secondo tempo è per tre motivi. Il primo: Demiral si fa male, e la corazzata della Dea, con l’acerbo Lovato, si sbriciola. Secondo: l’errore di Ilicic a inizio della ripresa spiana un’autostrada per Rashford che per un attimo diventa decisivo e segna un comodo 1-2. Terzo: la mostruosa panchina del Manchester United contro un’Atalanta arrivata qui incerottata e senza cinque titolari come Toloi, Djimsiti, Hateboer, Pessina e Gosens. Esemplare il doppio cambio al 23esimo del secondo tempo: nell’Atalanta entrano Miranchuk e Malinovskyi, mentre i due diavoli rossi  pronti a entrare sono Pogba e Cavani, prima di mister 85 milioni Sancho. E così lo United emette una lenta e inesorabile condanna contro l’azzoppata ma stoica Atalanta, con tre ammonizioni in tre minuti e Musso che tiene a galla i compagni per oltre 80 minuti con due miracoli su Ronaldo e Fernandes. E dire che la Dea, subito dopo la zampata del 2-2 di Maguire sotto porta su perfido velo di Cavani, avrebbe anche la possibilità del clamoroso 2-3, ma Zapata e Malinovskyi sparano addosso a De Gea. Infine, la sentenza di Cristiano Ronaldo. Sino ad allora uno dei peggiori. Ma Cristiano, si sa, non si può sostituire. Poi, a dieci minuti dalla fine, su cross di Shaw, il fenomeno portoghese firma la sentenza finale con un eroico colpo di testa su uno sfinito Palomino. È lo scatto dell’intera, ammirevole, quasi commovente serata dell’Atalanta. Dura è notte di Manchester.

Manchester United-Atalanta 3-2 (0-2)
Manchester United (4-2-3-1):
De Gea, Wan-Bissaka, Lindelof, Maguire, Shaw, McTominay (21′ st Pogba), Fred (43′ st Matic), Greenwood (28′ st Sancho), Bruno Fernandes, Rashford (21′ st Cavani), Cristiano Ronaldo. (26 Henderson, 3 Bailly, 20 Dalot, 27 Telles, 34 Van de Beek, 8 Mata, 14 Lingard, 36 Elanga). All.: Solskjaer.
Atalanta (3-4-1-2): Musso; De Roon, Demiral (1′ st Lovato), Palomino, Zappacosta, Koopmeiners (36′ st Pezzella), Freuler, Maehle, Pasalic (23′ st Malinovskyi), Ilicic (23′ st Miranchuk), Muriel (11′ st Zapata). (31 Rossi, 57 Sportiello, 42 Scalvini, 99 Piccoli). All.: Gasperini.
Arbitro: Marciniak (Polonia).
Reti: nel pt 15′ Pasalic, 28′ Demiral; nel st 8′ Rashford, 30′ Maguire, 36′ Cristiano Ronaldo.
Angoli: 8-5 per il Manchester United.
Recupero: 1′ e 5′.
Ammoniti: Lovato, Pasalic, De Roon, Shaw, Palomino e Cavani per gioco falloso, Matic per comportamento non regolamentare.
Var: 1.
Spettatori: 70 mila circa.

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