Bologna-Cagliari 2-0: decidono De Silvestri e Arnautovic, sardi sempre più ultimi

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BOLOGNA – Una rissa finale, di marca prettamente sudamericana, non è un buon segnale di reazione per il Cagliari. Che perde anche a Bologna, dove arriva con una valigia di perplessità e gioca quasi tutto il match per il pareggio. Il Bologna gioca invece la partita che deve, ben sapendo che lo aspetta un compito brutto, sporco e cattivo. Ma vuole vincere e fa qualcosa di più dell’avversario. Così la porta a casa. Felsinei che salgono a quota quindici. Questo in termini spicci il monday night della serie A, al Dall’Ara. Un match che non poteva essere bello, per le due sconfitte del Bologna con le big e per la precaria classifica (e salute) dei sardi. 

<<La cronaca della gara>>

Primo tempo: dimenticabile 

Per raccontarvi il primo tempo basterebbe, dopo 45′ il risultato: zero a zero. Ed è un primo tempo alla fine del quale il cronista esperto si appella alle cifre, alle statistiche, ai precedenti. Dunque vediamo un po’: come spiegare 45′ che il Cagliari trascorre per lo più dietro la linea del pallone e il Bologna con un giro palla lento e prevedibile, per via orizzontale, con scarsissima profondità? Come arrivare a spiegare che i due portieri avrebbero potuto usufruire del green pass per andare a cena insieme sotto le due torri? Se fossimo Mazzarri, beh, è comprensibile che i sardi arrivino all’appuntamento con molta preoccupazione, data da molte assenze, pochi punti e molti errori.  E  il timore di sbagliare ancora porta a commetterne anche stasera, di mancanze, Mazzarri le rimarca con una mimica facciale che sono tutte un programma. 

La “rabbia” del Bologna si esprime in qualche corner, ma il giro palla è lento, le mezzeali non si vedono, il gioco lo fa quasi sempre il belga Theate, molta libertà viene lasciata anche a Hickey che non ha lo spunto per cercare il fondo. Con Svanberg e Dominguez spettatori aggiunti, Soriano frulla lontano dalla zona nevralgica. Non ci sono nè fluidità, nè profondità. Il Cagliari fa una scelta ben precisa, troppi gol subiti inducono a puntare prima di tutto a non subire. Due punizioni una dietro l’altra, di Lykogiannis e di Marin, sono il contenuto offensivo ospite, dalla parte opposta Cragno non viene chiamato ad alcun intervento, l’unico brivido arriva da un traversone teso di De Silvestri che non trova stoccatori sotto misura, la palla filtra davanti alla porta senza terminali. 

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Ripresa: il bomber che non ti aspetti 

Mihajlovic striglia i suoi, un po’ troppo compassati.  Il Cagliari riparte da dove aveva finito, è il Bologna che inventa il vantaggio, quando Medel calcia in verticale tra le linee e decisivo è il movimento preventivo di De Silvestri che lascia la fascia per esplorare l’area da centravanti. Perché il pallone giunga a destinazione però serve una “magata”: quella che offre “Houdini” Arnautovic che va incontro alla sfera e all’ultimo fa velo. De Silvestri fila via al suo posto e insacca nell’angolino basso. Azione provata in allenamento, dice alla fine De Silvestri, smentito poi dal suo tecnico. 

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Barrow-Arnautovic show

“Siamo forti e flessibili” dice il veterano. Il Cagliari sente il colpo, e otto minuti dopo ancora una bella combinazione stretta, tocco di tacco di Barrow e volee di Arnautovic difetta di mira. Mazzarri intanto toglie dalla mischia Strootman, lontano dal giocatore visto a Genova pochi mesi fa, e inserendo Bellanova chiama Nandez in mezzo al campo. Si cerca maggiore dinamismo. 

Con Nandez in mezzo, Cagliari che prende (solo) campo 

Il Cagliari guadagna campo, ma non crea nulla negli ultimi metri, dialoghi stretti che risentono del nervosismo del momento, tanti traversoni ma Pavoletti si distingue per i gomiti alti. Il Bologna si fa più guardingo ma in transizione fa ancora male. 

Ci vuole Sansone per chiuderla

Non che i quattro mori siano i filistei ma l’ingresso di Sansone è sostanziale. All’83’ aggancia un pallone abbandonato sulla trequarti, fa tre passi e scarica un tiro che supera Cragno, salvato dal palo. Poi nel concitato finale, con tanto di rissa ed espulsione di Caceres, e dopo il solo acuto sardo, tiro di Lykogiannis e volo di Skorupski (palla forse destinata sopra la traversa), ancora Sansone è protagonista di uno stop a seguire per lasciare sul posto Bellanova: sterzata e palla in mezzo per Arnautovic, solissimo. Gol, set e match.  

Bologna (3-5-2): Skorupski, Soumaoro, Medel, Theate, De Silvestri, Soriano (41′ st Skov Olsen), Dominguez, Svanberg (27′ st Binks), Hickey, Arnautovic, Barrow (27′ st Sansone). All.Mihajlovic.
Cagliari (3-5-2): Cragno, Zappa (40′ st Pereiro), Godin, Carboni (24′ st Caceres), Nandez, Deiola (24′ st Farias), Strootman (14′ st Bellanova), Marin, Lykogiannis, Joao Pedro, Pavoletti.  All.Mazzarri.
Arbitro: Massa di Imperia.
Reti: nel st 4′ De Silvestri, 51′ Arnautovic.
Note: Angoli: 5-2 per Bologna. Recupero: 0′ e 6′.
Espulso: Caceres.  Ammoniti: Svanberg, Hickey, Joao Pedro, Medel, Pavoletti. Recupero: 0′ e 3′.

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