Champions, Sheriff Tiraspol-Inter 1-3: Brozovic, Skriniar e Sanchez avvicinano i nerazzurri agli ottavi

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TIRASPOL – La fotografia di questa Inter è Nicolò Barella, che si dispera per non avere segnato il gol del 4-0 a due minuti dal novantesimo. Dopo l’Empoli e l’Udinese in campionato, anche gli sceriffi di Tiraspol in Champions si sono dovuti arrendere ai nerazzurri senza riuscire a giocare a calcio, trovando un gol inutile nel finale dopo avere assistito impotenti al gioco degli italiani, che ha portato tre reti ma potevano essere molte di più.

<<La cronaca della gara>>

Attacco totale sin dall’inizio

L’Inter, fra i fischi dello stadio, ha attaccato con dieci uomini per tutta la partita, compresi i due difensori centrali, protagonisti in coppia del gol del raddoppio, dopo la prima rete di Brozovic. Lo Sheriff al contrario ha schierato a protezione della porta anche l’unica spaesata, allampanata punta. La squadra di Simone Inzaghi, solida e determinata, sale a 7 punti, seconda nel girone dopo il Real, che dovrà incontrare a Madrid dopo avere ricevuto lo Shakhtar Donetsk a San Siro. La missione di colpo diventa possibile. E la vittoria in Transnistria consente all’Inter di tornare in patria con lo spirito giusto per tentare di passare il Rubicone e dar battaglia al Milan domenica nel derby, rilanciandosi anche in campionato.

Nel primo tempo tutto tranne il gol

Fino a ieri in spogliatoio della partita di domenica era proibito parlare, lo ha chiarito Arturo Vidal prima dell’inizio del match Champions: “Se pensiamo al Milan, oggi siamo morti”, ha detto con un sorriso. Non è successo. L’Inter in Europa è vivissima e determinata a svegliarsi finalmente dall’incubo dell’eliminazione al girone, che l’ha tormentata nelle ultime tre stagioni. Ha cominciato pressando forte, presidiando ogni metro di campo, attaccando costantemente e intervenendo per evitare ripartenze pericolose. Dopo sette minuti appena, proprio Vidal ha servito in area Lautaro, a cui il tiro è rimasto però solo nelle intenzioni. Poi sono cominciati i colpi di testa, quasi giusti e quindi in definitiva sbagliati: quello del Toro su cross di Barella, quello di Dzeko su corner di Dimarco. Sempre il bosniaco ha calciato da un metro, ma il portiere ha respinto. Gran finale, il palo preso da Lautaro in finale di tempo. Nel primo tempo in pratica l’Inter  ha fatto tutto tranne un gol. E non si può dire non ci abbia provato. Significativo che, quando l’arbitro ha fischiato due volte, i tifosi dello Sheriff abbiano esultato per lo scampato pericolo come per una vittoria.

Segna Brozovic, poi è discesa

Nel secondo tempo l’Inter non ha smesso di martellare ed è arrivata finalmente la prima rete: Vidal entra in area e semina il panico, viene fermato ma arriva Brozovic, che prima finta facendo sedere per terra Kolovos e Thill, che a San Siro aveva segnato su punizione, poi trova l’angolino. Ma il gesto che rimane è il tuffo di Barella, che si è lanciato per terra di modo da non ostacolare il tiro del compagno. Dodici minuti dopo è arrivato il raddoppio di Skriniar, con un tap-in da un passo dalla porta dopo che il portiere Athanasiadis aveva murato un tentativo di testa di De Vrij. E quando Inzaghi ha deciso di cambiare le due punte, Sanchez ha impiegato pochi secondi per saltare il capitano degli sceriffi, Duranto, e segnare il 3-0, sua prima rete in nerazzurro quest’anno. La rete nel finale di Traoré non cambia il giudizio sullo Sheriff, che per fare il primo tiro in porta ha impiegato 58 minuti.

Antonio Conte può attendere

Il direttore sportivo Piero Ausilio prima della partita ha ribadito che l’Inter ha intenzione di estendere il contratto di Brozovic. Poi ha tranquillizzato i tifosi sulla possibilità che Antonio Conte già a gennaio voglia portare al Tottenham alcuni dei giocatori con cui lo scorso anno ha vinto lo scudetto. “Assolutamente no, a gennaio non verrà presa in considerazione alcuna uscita”. Ossigeno per i tifosi interisti. A Tiraspol erano una trentina. In tribuna anche Fabrizio Pelizzari, presidente della Camera di commercio italiana a Chisinau: “Grazie a questa partita, per una volta il confine fra la Moldavia e Transdnistria si è aperto, anche fisicamente. Niente dogana, niente controlli. È il potere del calcio, è un segnale bellissimo”.

Sheriff Tiraspol-Inter 1-3 (0-0).
Sheriff Tiraspol (4-2-3-1)
: Athanasiadis, Costanza, Arboleda, Dulanto, Cristiano, Thill, Addo (17′ st Radeljic), Traoré, Kolovos (28′ st Bruno), Castaneda, Yakhshiboev (37′ st Julien) (1 Celeadnic, 33 Pascenco, 8 Belousov, 19 Cojocari, 98 Cojocaru). All. Vernydub.
Inter (3-5-2): Handanovic, Skriniar, De Vrij (40′ st Ranocchia), Bastoni, Darmian (1′ st Dumfries), Barella, Brozovic, Vidal, Dimarco (19′ st Perisic), Dzeko (36′ st Correa), Lautaro (36′ st Sanchez) (97 Radu, 5 Gagliardini, 8 Vecino, 11 Kolarov, 12 Sensi, 20 Calhanoglu, 33 D’Ambrosio).All.: Inzaghi.
Arbitro: Zwayer (Ger).
Reti: nel st 9′ Brozovic, 20′ Skriniar, 38′ Sanchez, 47′ Traoré.
Angoli: 5 a 2 per l’Inter
Recupero: 0′ e 2′.
Ammoniti: Addo, Darmian, Cristiano, Costanza, Skriniar per gioco falloso, Kolovos per comportamento non regolamentare.

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