“La libertà è nell’hijab”, lo scivolone del Consiglio d’Europa: ritirata la pubblicità | L’articolo

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04 novembre 2021





“Beauty is in diversity as freedom is in hijab”. La foto di una donna con il copricapo islamico accompagnata da questa frase (“La bellezza è nella diversità come la libertà è nell’hijab”) ha scatenato l’ennesima battaglia del velo in Francia. L’immagine era parte di una campagna lanciata sui social all’interno del programma di inclusione e antidiscriminazione del Consiglio d’Europa. I ritratti di giovani donne musulmane, velate solo su metà dell’immagine, erano stati pensati per veicolare un messaggio di apertura culturale e sociale, ma in Francia è esplosa a polemica. Da parte della destra, ma non solo. “Jihad pubblicitaria”, ha detto Eric Zemmour. “Pubblicità indecente”, il commento di Marine Le Pen. “Mi sarebbe piaciuto che le persone che hanno fatto questa brutta campagna andassero a intervistare le donne di Kabul che stanno lottando proprio per non indossare questo velo. Il velo non è uno strumento di libertà per le donne, è il contrario”, ha detto l’ex commissario Ue Michel Barnier. Anche il governo ha espresso contrarietà. Travolto dalle polemiche l’organismo che controlla i diritti umani nel continente è stato costretto a ritirare la campagna sui social.

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