Ho meno di 60 anni e sono diabetico, avrò la terza dose?
Sì, se sono passati sei mesi dalla seconda somministrazione. La terza dose si fa con vaccini a Rna messaggero ed è prevista per i maggiorenni fragili a causa di una serie di patologie indicate dal ministero: dal diabete appunto alla cirrosi, dalla sclerosi multipla all’obesità grave. Altri under 60 che possono ricevere la terza dose sono coloro che hanno problemi al sistema immunitario e chi lavora in sanità.
Posso ricevere il booster se ho 52 anni e sono sano?
Il richiamo per i cinquantenni sani (e non dipendenti della sanità) non è ancora previsto. Da più parti, anche dallo stesso ministero alla Salute e cioè dal sottosegretario Andrea Costa, si è detto però che probabilmente da dicembre le categorie per le quali è indicata la terza dose saranno allargate. Si proseguirà per classi di età e quindi, visto che adesso si vaccinano gli over 60, proprio con i cinquantenni. Serviranno circa 8 milioni di dosi.
È giusto ricevere come terza dose un vaccino diverso?
Sì, per quanto riguarda chi è stato vaccinato inizialmente con AstraZeneca (o col monodose J&J) anzi è la regola, visto che sin dall’inizio è stato previsto che il booster per i vaccini a vettore virale fosse con quelli a Rna messaggero. Ma la “cross vaccination” è ammissibile anche per chi ha fatto il primo ciclo con Pfizer o Moderna. Per quest’ultimo vaccino, se usato come booster è previsto metà dosaggio.
Sei mesi fa ho fatto la seconda dose, chi devo chiamare?
In tutte le Regioni sono ancora attivi i sistemi di prenotazione via internet o telefono, per fissare anche la terza dose. Ieri il commissario straordinario per l’emergenza, generale Francesco Figliuolo, ha detto che in tutti i centri vaccinali dev’essere possibile l’accesso diretto di chi vuole fare il booster. Figliuolo ha anche chiesto che ci sia la “chiamata attiva”, cioè che chi deve fare la terza dose sia contattato dal sistema sanitario.
Mi sono vaccinato con Sputnik, cosa devo fare?
Una circolare del ministero della Salute diffusa ieri prevede che chi ha ricevuto vaccini non autorizzati dall’Ema (come il russo Sputnik, o i cinesi Sinovac e Sinopharm) possa fare un booster con un farmaco a Rna. In questo modo potrà ottenere il Green Pass. La terza dose può essere somministrata già 28 giorni dopo la seconda. Se sono passati sei mesi, invece, è necessario rifare un ciclo completo con due dosi di mRna.
Quanto è valido il Green Pass dopo la terza dose?
Dopo la somministrazione del booster viene generata dal sistema del ministero della Salute una nuova certificazione verde, che è valida per un anno, cioè ha la stessa durata di rilasciata successivamente alla seconda dose. Resta il dubbio di cosa succederà a coloro per i quali non è previsto il booster quando saranno trascorsi 12 mesi dalla conclusione del primo ciclo. Teoricamente il loro Green Pass dovrebbe scadere.
Ho fatto il vaccino e sto bene, il booster è così importante?
Diversi studi scientifici fatti in Paesi che hanno iniziato prima dell’Italia la campagna di copertura della popolazione hanno provato che con il tempo la protezione data dal vaccino si riduce. In particolare questo inizia ad avvenire dopo 4-6 mesi. Con il calo degli anticorpi rischiano di più le persone più fragili, sia per motivi di età che di patologia.
Ho ricevuto la dose del vaccino J&J: cosa mi aspetta?
Il ministero della Salute, seguendo le indicazioni della Commissione tecnico scientifica di Aifa, ha appena deciso che tutti coloro che hanno ricevuto il vaccino di Johnson&Johnson, senza distinzione di età, dopo sei mesi dalla prima somministrazione potranno ricevere un booster. Il richiamo si potrà fare solo con i vaccini a Rna messaggero, cioè con una dose di Pfizer oppure con mezza dose di Moderna.